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"Sarkò mi ha ucciso": il libro incastra il premier francese

Giudice preposto al caso Bettencourt: "Ho un testimone che ha visto consegnare le tangenti". L'Eliseo: "Menzogne"

Costanza Signorelli
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Uscirà domani in Francia un libro che certo non piacerà al presidente Nicolas Sarkozy. Sarko m'a tuer, scritto dai due giornalisti Gerard Davet e Fabrice Lhomme. La tesi? Il  giudice Isabelle Prevost-Desprez, che ha istruito parte del caso giudiziario legato al patrimonio dell'ereditiera L'oreal Liliane Bettencourt, accusa il premier francese di aver ricevuto denaro contante. A sostegno avrebbe una testimone oculare: "L'infermiera di Liliane Bettencourt - dichiara il giudice nel libro - ha confidato al mio cancelliere, dopo la sua udienza: ho visto consegnare dei contanti a Sarkozy" e aggiunge inoltre di essere stata "colpita" dalla "paura dei testimoni di parlare a proposito di Nicolas Sarkozy". L'Eliseo ha però negato ogni accusa, definendole "infondate, menzognere e scandalose". "Riaprire l'inchiesta" -  Martine Aubry, segretario del partito socialista e candidata alle primarie, si domanda perchè il giudice, oltretutto preposto al caso in quastione fino all'autunno scorso, non abbia detto quelle cose direttamente davanti al procuratore ma lo faccia solo ora in una pubblicazione giornalistica. Ma pare - secondo quanto racconta la stessa Aubry - che il magistrato "abbia subito pressioni di cui si è tra l'altro lamentata". Ma secondo la Aubry questa spiegazione non è sufficiente e, dopo le affermazioni del giudice Isabelle Prevost-Desprez, ritiene necessaria l'apertura di un'inchiesta: "Credo che oggi una nuova inchiesta debba essere aperta. È quello che dovrebbe succedere normalmente in un Paese in cui la giustizia è libera".

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