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Napolitano sul caso Battisti: "Resta una lesione profonda"

Il capo dello Stato parla del terrorista in una lettera inviata alla 'Stampa': "Sono ancora convinto che non ci siamo fatti capire"

Andrea Tempestini
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Una profonda lesione del rispetto degli accordi sottoscritti. Così Giorgio Napolitano parla del caso  Battisti in una lettera, pubblicata dalla Stampa, di ringraziamento all'ex giudice istruttore di Milano, Giuliano Turone, che gli aveva spedito il suo libro, Il caso Battisti. "Ho sempre promosso e sostenuto ogni iniziativa - scrive il presidente della Repubblica nella lettera - per ottenere dal Brasile la consegna di Battisti all'Italia e ho deplorato la decisione, a noi contraria, del Supremo Tribunale Federale". "Non ci siamo fatti comprendere" - "L'esisto negativo della procedura - ribadisce il Capo dello Stato - ha un significato profondamente lesivo del rispetto dovuto agli accordi sottoscritti e alle ragioni della lotta contro il terrorismo e per la difesa nel suo ordinamento costituzionale, che l'Italia ha condotto nella piena osservanza delle regole di uno Stato di diritto". "Sono ancora convinto - ha proseguito Napolitano - come già dissi nel gennaio 2011, che non siamo riusciti (istituzioni, politica, cultura ed espressioni civili) a far comprendere cosa abbia significato per noi la vicenda del terrorismo e quale forza straordinaria sia servita per batterlo. Sono quindi lieto che nella sua opera - conclude rivolgendosi a Turone -, che non deve esserle costata poca fatica, lei mostri di condividere questa convinzione".

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