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Camusso "Sulle pensioni è stato un golpe" Arriva lo sciopero, la Cgil affila le armi

La segretaria: "Ingannati lavoratori ed ex studenti, come ci si può fidare dello Stato?". Il 6 ottobre tutti in piazza: "Con più motivi"

Giulio Bucchi
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La manovra fa imbufalire Susanna Camusso. Il segretario della Cgil non usa mezzi termini per definire la modifica sulle pensioni d'anzianità proposta da Berlusconi, Bossi e Tremonti: "E' un golpe". Parole grosse, ma che rispecchiano il malumore di molti italiani, di destra e sinistra. "Molti ancora non se ne sono resi conto, ma i lavoratori se ne sono accorti. A tutti i maschi italiani che hanno deciso di servire lo Stato attraverso un anno di militare, ora gli si dice di aver perso un anno. Questa è una discriminazione di genere, si colpiscono così tutti i lavoratori precoci". Stesso discorso per gli universitari: "Per tutti coloro che hanno scelto di laurearsi e che hanno speso soldi per riscattare gli anni di laurea va peggio. Oggi questo non vale più e dovranno lavorare almeno 4 o 8 anni se hanno fatto la specializzazione". Secondo la Camusso "il messaggio che passa è che non ci si può fidare dello Stato e delle istituzioni. E questo apre un contenzioso infinito perché tutti potranno dire di essere stati discriminati". Quello che si apre, in parlamento e in piazza, sarà dunque un muro contro muro: "Dopo il vertice di ieri a Villa San Martino - spiega la Camusso  - le ragioni dello sciopero del 6 settembre sono confermate e rafforzate". Guada il video - Cgil: "Sullo sciopero, sempre più convinti"

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