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"Sirte, la resa entro sabato" In Libia ultimatum dei ribelli

Cnt spinge affinché i lealisti alzino bandiera bianca. Il comandante dei ribelli: "L'ora zero è vicina" Aisha ha partorito in Algeria

Andrea Tempestini
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La battaglia finale fra le forze dei ribelli e i lealisti di Muammar Gheddafi è imminente: è questa l'ultima dichiarazione rilasciata dal comandante militare dei ribelli, il colonnello Ahmed Omar Bani, durante una conferenza stampa a Bengasi, nel pomeriggio di martedì. "L'ora zero si sta velocemente avvicinando. Vorremmo che tutti sapessero che siamo pronti per una battaglia finale". I ribelli libici non vogliono più attendere. Già in precedenza un messaggio del medesimo tenore del presidente del Consiglio nazionale transitorio, Mustafa Abdel Jalil, intimava i fedeli di Gheddafi ad arrendersi: "Abbiamo dato un termine fino a sabato a Sirte e alla altre città fedeli a Muammar Gheddafi affinché si arrendano".  A Tripoli, dunque, l'allerta rimane altissima: il timore è quello di attacchi da parte delle milizie del Raìs in concomitanza con la fine del Ramadam. Aisha ha partorito - Gran parte della famiglia di Gheddafi ha trovato asilo in Algeria. Si è appreso che Aisha, l'unica figlia del Colonnello, ha partorito una bimba. Lo hanno riferito le autorità di Algeri, che hanno poi precisato che il sesso del neonata. Soprannominata la Claudia Schiffer del deserto, Aisha - insieme ai fratelli Moahmmed e Hannibal e alla madre Safiya - aveva oltrepassato il confine lunedì, trovando rifugio nel Paese. "Madre e figlia stanno bene", ha riferito un funzionario del governo algerino. Mistero su Khamis - Non è stata ancora chiarita, invece, la sorte degli altri figli del Colonnello. In una conferenza stampa, la Nato ha spiegato che "non è a conoscenza" dei movimenti di Gheddafi, e non ha informazioni particolari circa la sorte del figlio del Raìs, Khamis. Un portavoce della missione Unified Protector ha poi bollato come "voci" i rapporti che indicano che Khamis sia morto nel corso di un raid della Coalizione. "La conclusione della missione Nato non si basa sulla cattura o meno di Muammar Gheddafi, ma sulla valutazione del livello di minaccia nei confronti dei civili", ha concluo il portavoce.

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