Scazzi, in aula Sabrina e Cosima Subito un rinvio al 10 ottobre
Omicidio Avetrana, udienza preliminare: accolta la richiesta dei legali della cugina. Presenti anche papà e mamma di Sarah
Il Processo Scazzi riprende il 10 ottobre. Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Taranto ha accolto la richiesta dei legati di Sabrina Misseri, cugina della 15enne Sarah uccisa ad Avetrana il 16 agosto dello scorso anno e ritrovata in fondo ad una cisterna nella notte tra il 6 e il 7 ottobre 2010. E' finita subito la prima udienza preliminare per il processo che vede come imputati principali Sabrina Misseri e Cosima Serrano, madre e figlia detenute con l'accusa di concorso in omicidio volontario, sequestro di persona e soppressione di cadavere, e Michele Misseri, padre e marito delle due donne, accusato, tra le altre cose, di soppressione di cadavere. E ancora Cosimo Cosma, nipote di Michele, accusato anch'esso di soppressione di cadavere. Complessivamente sono tredici gli imputati per i quali la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio. L'udienza è stata fissata con decreto d'urgenza perché il 14 ottobre scadono i termini di custodia cautelare per uno dei principali imputati, Sabrina Misseri. La difesa di Sabrina - Presenti anche il padre e la madre della vittima, Concetta Serrano Spagnolo e Giacomo Scazzi, insieme al fratello Claudio. I tre assistoni all'udienza in qualità di parti civili. Tra gli imputati presenti anche i due ex avvocati di Sabrina, Vito J. Russo ed Emilia Velletri. L'avvocato Franco Coppi, attuale legale di Sabrina Misseri, in apertura dell'udienza preliminare davanti al gup Pompeo Carriere, ha presentato una richiesta di remissione del processo per incompatibilità ambientale, in base all'art. 45 del Codice di procedura penale. In relazione alla domanda di parte, l'udienza è stata sospesa e il giudice si è ritirato in camera di consiglio. Poco prima dell'inizio dell'udienza, avvicinato dai giornalisti, Coppi, in merito ad una domanda sulla possibilità di chiedere il rito abbreviato, ha detto di non poter anticipare nulla. "E' vero che in questo processo si è saputo sempre tutto in largo anticipo: per quel che mi riguarda le cose che devono dire le voglio dire in udienza".