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Austria, segrega e violenta figlie disabili per 41 anni

Il mostro le faceva dormire su un tavolo di legno e le minacciava con le armi. Anche la madre veniva picchita: è morta nel 2008

Costanza Signorelli
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Spunta una "nuova casa degli orrori". In Austria. A Braunau, luogo nativo di Adolf Hitler. Ne parlano in questi giorni i media locali. Due donne mentalmente disabili, sono state segregate e violentate per 41 anni, dal 1970 a quest'anno, dal loro stesso padre. L'uomo di 85 anni è ora indagato dalla polizia. Dopo le cure in ospedale, si trova ora in un centro per anziani. La salvezza - Dopo decenni la più anziana delle due, 53 anni, nonostante gli handicap, è riuscita a  ribellarsi. Mentre il padre le usava violenza, l'ha gettato a terra provocandogli gravi ferite. Poi ha preso la sorella, 45 anni, ed è fuggita. Come racconta il quotidiano locale Oberösterreichischen Nachrichten, la donna in cuor suo sperava che il padre morisse lì da solo. Due giorni dopo un'assistente sociale, che andava di tanto in tanto a trovare la famiglia, lo ha trovato e ha chiamato i soccorsi. Dopo le cure in ospedale, l'uomo si trova ora in un centro per anziani. Una famiglia distrutta - Non solo le figlie, il mostro violentava e picchiava anche la moglie che è morta nel 2008. Non ha retto la sofferenza per quelle orribili violenze. Venuta a mancare anche la madre, le figlie sono rimaste completamente in balia dell'aguzzino che le costringeva a dormire su un tavolo di legno, impediva loro di parlare con gli assistenti sociali e le minacciava con le armi. Dallo chock subito e  per i danni irreversibili generati dalla loro orribile storia, le donna hanno avuto il coraggio di parlare di quanto era successo nella nuova casa degli orrori, solo mesi di silenzio.

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