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Milano, c'è piano il anti caldo ma muoiono dieci anziani

Emergenza fuori controllo. Afa killer in città. Si è fatto il possibile? Purtroppo no. Assessore Majorino: i milanesi ci aiutino

Costanza Signorelli
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Ne ha portati via dieci: otto martedì e due mercoledì. Sono gli anziani morti a Milano e provincia a causa di malattie cardiovascolari e respiratorie, acuite dall'afa e dalla disidratazione. Tutti con un'età compresa  fra i 78 e i 90 anni. È il risultato del caldo torrido di questo fine agosto. Un risultato che lascia perplessi. Perché è assolutamente vero che ogni estate, quando le temperature raggiungono livelli equatoriali, si va incontro a questi spiacevoli avvenimenti. Ed è altrettanto vero che, per questo, non si può incolpare nessuno in particolare, ma dieci persone in due giorni rimangono comunque tante ("Sono un forte campanello d'allarme", la dichiarazione del consigliere Riccardo De Corato). E l'emergenza non è ancora finita, visto che per oggi e domani è previsto ancora bollino rosso con temperature che andranno a sfiorare i 40°. Ora la domanda è: si è fatto tutto il possibile? La risposta, purtroppo, è no. Proprio martedì, durante la presentazione del piano anticaldo,  il sindaco Guliano Pisapia e l'assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino si erano autoglorificati annunciando uno spiegamento di forze senza precedenti per l'emergenza afa. "Serve un piano antisolitudine. Per proteggere le fasce più deboli c'è un progetto ambizioso: cercare i "fantasmi" di Milano, quegli anziani che hanno per compagnia solo la televisione e che non chiamano per chiedere aiuto. E lo faremo con o senza tagli perché è una priorità", queste le dichiarazioni di Majorino.  Il piano anticaldo, glorificato più volte dalla giunta rossa, nelle ultime 48 ore non è bastato. Misure forse tardive o forse non abbastanza incisive: il centralino del comune (800.777.888) infatti dal primo luglio è intervenuto a favore di circa 280.000 anziani. Riguardo a questo sono curiose anche le dichiarazioni di martedì del sindaco: dopo aver invitato vecchi e bambini a restare in casa per l'afa, ha spiegato che tuttavia "siamo comunque lontani da valori allarmanti". Alla luce dei fatti, sono esternazioni "sfortunate", replicate anche dallo stesso Majorino: "La situazione non è drammatica".  Sempre quest'ultimo, l'assessore che secondo Pisapia non sarebbe andato in vacanza per stare vicino alla gente, nella serata di ieri ha rilasciato in merito alcune dichiarazioni: "Esprimo innanzitutto un sentimento di profondo cordoglio per le persone che sono mancate", ha esordito Majorino,  spiegando inoltre che "questi decessi rafforzano la convinzione di dover proseguire, la programmazione di azioni contro la solitudine delle persone anziane". Poi ha concluso: "Chiediamo ai milanesi collaborazione per essere vicini agli anziani che vivono da soli».  Intanto, l'afa e il caldo continuano a farsi sentire. Migliorano, invece, fortunatamente i valori di ozono. Milano, dove per tre giorni si erano registrati quantità superiori alla soglia d'informazione, ieri è tornata su stantard nella norma. Secondo l'Amat (Agenzia mobilità ambiente e territorio) i microgrammi presenti nell'aria, che non devono superare i 180 per metro cubo,  sono stati 146 al Parco Lambro, 161 in via Pascal e 158 al Varziere. di Tiziano Ivani

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