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Il fantasma nel museo di Napoli è una bufala dell'iPhone

Il blog "Disinformatico" ha smascherato il mistero dell'Archeologico: un falso creato col telefonino. Galan: "Poco da ridere"

Rosa Sirico
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Ci avevano raccontato - e documentato - che un fantasma si aggirava tra le mura del museo archeologico di Napoli. E invece - grazie a un cacciatore di bufale sul web, il blog Il disinformatico -  si scopre che quelle foto non sono altro che il prodotto di un'applicazione dell' iPhone.  Le immagini che immortalano lo spettro, infatti, non sono che un falso, studiato appositamente per suggestionare i visitatori. E per farlo non ci è voluto molto: un pc o un più semplice cellulare con installato il programma "Ghost capture" e il fantasma è bell'e fatto. Lo spetto, infatti, è il risultato di un'immagine 'degradata' con la compressione jpeg. "C'è poco da ridere" -  Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dei beni culturali Giancarlo Galan. "Confesso che nell'apprendere le notizie extramuseali provenienti da Napoli mi sono detto che c'era ben poco di cui sorridere - ha sottolineato -. E questo per almeno tre buoni motivi: la gloriosa storia dell'archeologia partenopea; la serietà dell'amministrazione pubblica nel settore culturale; il rispetto che va portato sempre e comunque a ciò che Napoli è ed è stata. Oltre - ha aggiunto Galan - non è lecito andare, se non altro per quanto mi riguarda, anche perché ci troviamo di fronte a notizie, a immagini, a commenti del tutto estranei nella loro irritualità a chi ha realmente il compito di dirigere quel Museo e quella Soprintendenza. Dispiace che simili irritualità siano avvenute nell'ambito di lavori avviati su progetti che utilizzano finanziamenti europei". 

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