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Da Gaza altri razzi su Israele. Netanyahu vuole stop ostilità

Medio Oriente, alta tensione. Hamas spara, Tel Aviv risponde con i raid su Gaza. Il premier israeliano vuole "reazioni misurate"

Rosa Sirico
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Ancora razzi lanciati nella notte dalla Striscia di Gaza verso il sud d'Israele, nonostante la tregua dichiarata dai principali movimenti palestinesi. La tensione in Medio Oriente continua a salire, in un quella che si annuncia come una nuova giornata di paura per gli abitanti della parte meridionale del Paese, da giorni sottoposti ai razzi di Hamas. Israele, dal suo canto, replica con raid aerei su Gaza. Con l'attentato terroristico di giovedì a Eilat (Mar Rosso), la tregua tra tra Israele e Hamas è saltata. Il ritorno alla tregua -  Al termine di una consultazione notturna con i ministri a lui più vicini il premier israeliano Benyamin Netanyahu,  ha deciso che Israele cercherà di puntare ad un ritorno alla calma. In caso di ulteriori attacchi da Gaza la reazione israeliana, ha stabilito, sarà "misurata". Le parole di Netanyahu seguono l'annuncio di Hamas che, domenica, aveva chiesto la  sospensione della ostilità e assicurato che sarebbe stata rispettata anche dalle formazioni minori attive nella Striscia. Parole disperse nel ll'aria, se si considera che lunedì all'alba sono esplosi in Israele ancora una decina di razzi e colpi di mortaio, che non hanno causato vittime. Finora la aviazione di Israele si è astenuta dal reagire. Alta tensione - Secondo fonti palestinesi, 15 palestinesi sono stati uccisi ed altri 45 feriti nei raid israeliani tra giovedì e sabato. Contro il sud di Israele domenica sono stati sparati 17 razzi e colpi di mortaio e il numero dei proiettili lanciati da giovedì pomeriggio è salito a cento. In uno di questi attacchi ieri è rimasto ucciso un israeliano, mentre circa una ventina di persone sono rimaste ferite. Un portavoce militare israeliano ha detto che alcune persone sono state ricoverate in stato di shock.

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