47 anni dopo. Scopre verità Ritrova genitori su Facebook
Gli assistenti sociali la portarono via da mamma e papà. La ricerca dura tutti questi anni. Scoperti sul social network
Ha vissuto per quasi 50 anni credendo di essere stata abbandonata dai suoi genitori naturali. A soli 4 mesi è stata adottata e l'affetto di una famiglia non le è mai mancato, eppure quel gesto di mamma e papà le ha lasciato in tutti questi anni una ferita indelebile per quello che lei ha visuto come il tradimento di un amore. Dopo 46 anni, però, la verità viene a galla perché Maria Lucia Zampiero scopre di non essere affatto stata abbandonata. Grazie a Facebook ritova i suoi genitori naturali cui era stata sottrata, a pochi mesi di vita, dagli assistenti sociali in seguito al crac finanziario del padre. Ora, per la prima volta da quando era piccola, potrà riabbracciare la famiglia d'origine. In continua ricerca - Non era la prima volta che Maria tentava di ricongiungersi con i 'suoi'. Il suo vero cognome l'aveva scoperto all'età di sei anni e da li i tentativi di incontrare la famiglia biologica, ma nulla da fare. Poi, come racconta il Giornale di Merate, qualche giorno fa la Zampiero inserisce il suo cognome nel motore di ricerca del noto social network e risale a tre pofili. Subito scrive un messaggio sulla loro bacheca: "Ciao, il motivo per cui vi chiedo l'amicizia è che sono stata adottata e che il mio cognome biologico è uguale al vostro. So che mia madre si chiamava Allegra. Non è che per caso riuscite ad aiutarmi a risalire alle mie origini?". La risposta arriva - Il giorno successivo Maria legge on-line: "Sei la zia che non abbiamo mai smesso di cercare: mio padre ha mosso mari e monti senza mai riuscire a rintracciarti e non si è mai rassegnato alla tua perdita finendo con il perdere il lume della ragione". Ecco che Maria scopre la sua storia. Ha una mammma e un fratello. Ma non potrà più riabbracciare il papà e l'altro fratello che si è tolto la vita: non riuscì a sopportare i guai familiari. Una serenità ritrovata - Ora Maria vive a Merate n provincia di Lecco, con il marito e quattro figli. La scoperta delle sue vere origini, racconta, le ha regalato una serenità che non aveva mai conosciuto: "Scoprire di non essere stata abbandonata è stato liberatorio – spiega sulle colonne del settimanale meratese -. Mi ha sgravato di un peso che mi impediva di vivere e godere appieno della mia vita. E così, a 47 anni suonati, mi trovo a vivere una seconda vita e al tempo stesso a intraprendere un viaggio introspettivo alla riscoperta di me stessa, della mia identità, di quello che sono e di quello che sono diventata".