La rivoluzione dei microchip: Hp dice addio a pc e tablet
Il primo colosso del settore verso lo scorporo del suo core-business. E annuncia l'acquisto di Autonomy: una virata verso il software?
Per il mondo dei computer è una svolta storica: Hewlett-Packard, il primo produttore mondiale nel settore, pensa allo scorporo della divisione che si occupa di Pc. In altre parola dice addio al suo core-business. Una decisione destinata a entrare nei libri di storia dei microchip, ma che allo stesso tempo ha risvolti drammatici poiché riflette in toto la revisione al ribasso degli obiettivi finanziari della società (sono stati ben tre i downgarde delle previsioni in un anno soltanto). I consumi stagnano, e nemmo i computer tirano più le vendite. Via anche dagli smartphone - Così il Cda di Hp ha autorizzato "l'esplorazione di alterative strategiche", e tra le possibilità sul tavolo c'è proprio la "separazione completa o praziale della divisione". Lo scorporo, però, non si risolverà in pochi giorni: potrebber richiedere un lasso di tempo tra i 12 e i 18 mesi. Ma oltre ai personal computer, il colosso starebbe pensando a salutare anche un settore in espansione come quello dei tablet e degli smartphone. Ricerche per le aziende - Ma Hp, contemporaneamente, cerca il rilancio. Contestualmente all'addio ai Pc ha annunciato l'acquisto della società britannica Autonomy, un giochetto da circa 10 miliardi di dolalri. Nel dettaglio Hp pagherà 42,11 dollari per azione (con un sovrapprezzo pari al 64% rospetto all'ultima valutazione di chiusura delle obbligazioni Autonomy). La società britannica è celebre per la creazione di motori di ricerca sfruttati dalle aziende nello stoccaggio nella calssificazione di informazioni memorizzate in reti informatiche. Tramite l'acquisizione Hp spera di ridare fiato alle scarne entrate, mortificate anche dall'infruttuosa acquisizione di Palm realizzata nel 2010. Per inciso, Palm è il ramo di Hp che si occupa di tablet e smartphone: ramo che, al pari di quello storico dei computer, verrà potato.