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Sbarco a Mosca, tutto pronto per il cappotto di Max Mara

Il marchio italiano spegne 60 candeline e si regala una mostra in Russia dedicata al capo-icona: 70 modelli tra le opere d'arte

Andrea Tempestini
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Da semplice capo d'abbigliamento a istituzione globalmente riconosciuta il cammino è decisamente lungo, eppure il cappotto è diventato negli anni la cifra stilistica di MaxMara, tanto da tracciare un percorso a sé, unico e ben distinto  dal tracciato delle diverse collezioni che, in oltre 60 anni si sono alternate stagionalmente. Sono passati proprio 60 anni dall'esordio del brand nel fashion world, e tirando le somme di 6 decenni di successo emerge come il cappotto sia davvero diventato un must del marchio di moda, tanto importante e significativo da meritarsi una mostra dedicata. 60 anni di cappotti - “Coats! Max Mara, 60 Years of Italian Fashion,” è l'esposizione che racconta di un grande nome del made in Italy e del capospalla come straordinario biglietto da visita che ha contribuito - parzialmente  determinandolo-  al suo successo. Una mostra itinerante che ha conquistato prima Berlino, Tokyo e Pechino e che  prossimamente – inaugura il 12 di Ottobre- toccherà Mosca e il suo famoso State Historical Museum dove rimarrà fino a gennaio 2012. Cosa c'è di così speciale in una mostra di cappotti? L'intera storia di un brand, che si snoda intorno ad una capo ma che testimonia poi  la crescita di una casa di moda e l'evoluzione del capospalla dagli anni 50 ad oggi. Protagonista è il Gruppo Max Mara che espone 70 cappotti, alcuni ormai rarissimi –e dopo la tournee in giro per le città di tendenza  anche famosissimi, quasi  delle star- altri recenti, ma tutti straordinariamente attuali – da questo si identifica un'icona in fondo, dalla sua rara capacità di sfidare il tempo che passa rimanendo un modello di riferimento- affiancati da bozzetti e fotografie, alcune ad opera dei guru della fotografia di moda, da Steven Meisel  a Richard Avedon, recuperati dall'archivio storico della casa di moda.   Tra must have e opere d'arte -  Tra i tanti cappotti in mostra anche  il famoso 101801, nato negli anni ‘80 ed elevato quasi subito al rango di must have grazie ad alcune interpreti straordinarie, come Isabella Rossellini, Glenn Close e Cate Blanchette – persino la Regina Sofia di Spagna ne indossava spesso e volentieri uno- e alcuni contributi di grandi stelle della moda , da Karl Lagerfeld a Narciso Rodriguez che in passato hanno contribuito ad accrescere la fama del brand. Nello storico museo di Mosca il cappotto diventa opera tra le opere d'arte.  In occasione dei 60 anni di storia infatti MaxMara ha commissionato a Valery Katsuva  un lavoro da esibire accanto ai lavori e alle installazioni di artisti contemporanei – uno fra tutti William Wegmam - esposti in una sezione speciale dedicata all'arte. di Donatella Perrone

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