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Jodie Foster a caccia di alieni: finanzia la ricerca dei segnali

L'attrice figura tra i sottoscrittori della campagna fondi del progetto Seti: "Possiamo trasforamare la scienza in fantascienza"

Andrea Tempestini
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Jodie Foster a caccia di alieni. A distanza di quasi tre lustri dal film Contact - in cui interpretava una scienziata che cerava extraterrestri e che scopriva le istruzioni per costruire un veicolo interspaziale - si è appreso che la bella Jodie figura nella lista delle 2.557 persone che hanno offerto contributi per evitare la chiusura del progetto Seti (per la ricerca di segnali extraterrestri tramite telescopi). La California, a causa della crisi che sta spingendo lo Stato verso una clamorosa bancarotta, ha infatti tagliato le sovvenzioni al progetto. La sottoscrizione pubblica - Oggi servono 2 milioni di dollari all'anno per evitare che le ricerche vengano definitivamente soppresse. Seti aveva così lanciato una sottoscrizione pubblica sul proprio sito internet: obiettivo, raccogliere almeno i 200mila bigliettoni verdi necessari per proseguire nelle fanta-ricerche. Il 16 agosto il lieto annuncio: "Abbiamo raggranellato più di 223mila dollari". Tra i quali anche quelli di Jodi Foster, riconoscente nei confronti degli scienziati che, nel 1997, le aprirono le porte del progetto per 'allenarla' al film diretto da Robert Zemeckis. "Trasformare scienza in fantascienza" - La Foster ha voluto motivarela sua decisione di 'impoverirsi' per la caccia agli alieni: "Adesso i telescopi sono di nuovo operativi. Dobbiamo riprendere le ricerche di nuovi pianeti dai quali si potrebbero ricevere segnali di vita extraterrestre. I telescopi, infatti, potrebbero trasformare - profetizza l'attrice - la scienza in fantascienza, ma solo se noi cerchiamo in modo sistematico nello spazio". Le ricerche del Seti, così, potranno riprendere già dal prossimo settembre. Ma il futuro del progetto rimane precario: serviranno nuove fonti di finanziamento.

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