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Signorotti E già inizia la rivolta delle poltrone: le Province cercano di non tagliarsi

I padroni dei feudi hanno già trovato i trucchi per evitare la cancellazione: accorpamenti, referendum, fusioni. In prima linea c'è mastella

Andrea Tempestini
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Le Province verranno tagliate. I requisiti sono due: saranno cancellate quelle con meno di 300mila abitanti o con una superficie inferiore ai 3mila chilometri quadrati. La casta si spaventa. Poi comincia a riflettere. Affila le armi e lancia la controffensiva: la 'rivolta delle poltrone' è già iniziata. L'illuminazione di Mastella - Capofila è Clemente Mastella, terrorizzato dalla prospettiva di perdere la 'sua' provincia di Benevento. Ma Clemente è furbo. Ha già trovato l'escamotage: cambiare i confini. Mastella pensa già di riscrivere la geografia della Provincia: accorpare le confinanti Valle Caudina e Valle Alifana, et voilà, il gioco è fatto. Si supera la soglia dei 300mila abitanti e il feudo resiste. Tutti i trucchi dei signorotti - Mastella però non è l'unico a ingegnarsi per evitare la soppressione del feudo (sono 36 quelli che rischiano). Così anche a Sondrio - Provincia di Giulio Tremonti - cominciano a usare l'intelletto. Massimo Sertori, il presidente, annuncia: "Faremo un referendum. Forse i miei cittadini vorranno accorparsi col Cantone dei Grigioni, la Svizzera". Oppure c'è Massa Carrara, che già pensa a inglobare Lucca (o La Spezia, anche se è in Liguria) e creare così la fantomatica Apuania. Stessa idea hanno già avuto Trieste e Gorizia: così si superà l'altra soglia, quella dei 300mila km quadrati. Poi c'è il caso, per esempio, di Belluno che minaccia il referendum per spostarsi dal Veneto al Trentino, tanto per dare fastidio. "Magari qualche difficoltà" - Insomma, nemmeno è cominciata la discussione nelle Commissioni - né tantomeno in Aula - del pacchetto anti-crisi che prevede anche il taglio degli enti inutili, e già gli amministratori stanno spremendosi le meningi per cercare un trucco e conservare privilegi, stipendi, posizioni e, soprattutto, sprechi. Silvio Berlusconi, dopo l'incontro di sabato con Tremonti, se lo era lasciato scappare: "Abbiamo chiesto sacrifici alla politica. Questo è un tema su cui ci sarà magari qualche difficoltà". Il Cav tolga pure il 'magari': la 'rivolta delle poltrone è già iniziata.

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