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Scoppiettanti L'inaspettato show di Tremonti in conferenza stampa. Esorcizza la tensione?

Il ministro presenta la manovra tra "organi organici" e la richiesta di "lavori usuranti". Quindi il capitolo sulla cravatta di Yale

Andrea Tempestini
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Sulla stampa vicina a qualsivoglia schieramento politico viene definito un uomo solo. Il superministro abbandonato. Giulio Tremonti è nel mirino. Della maggioranza, che non ha digerito grosse fette della manovra. Dell'opposizione, che alla stessa stregua dice 'no' al pacchetto anti-crisi. E anche di chi fino a poco tempo fa, seppur fuori dal Pdl, lo voleva come timoniere dell'Italia nella tempesta (emblematico il Casini di giovedì: "Questo è scemo"). E forse per esorcizzare le tensioni, quello che si è presentato in conferenza stampa sabato mattina - dopo quello de "l'eterogenesi dei fini" di qualche giorno fa - era un Tremonti insolito. A tratti spumeggiante. Protagonista di un vero e proprio show. I lavori usuranti" - "La crisi non riguarda soltanto l'Italia e ha subito un'accelerazione drammatica" ha esordito. Poi subito via un sassolino dalla scarpa: "Se ci fossero stati gli eurobond non saremmo dovuti essere qui oggi. E' fondamentale un maggior grado di consolidamento delle finanze pubbliche in Europa. La soluzione maestra", per il ministro, sarebbe quella dei titoli continentali. Quindi Giulio ha cominciato a sguazzare nel sarcasmo: "Abbiamo fatto domanda di ammissione ai lavori usuranti, per tutti". Il motivo? Troppo lavoro: "Questa mattina ci siamo chiesti che mese era, e abbiamo scoperto di essere a metà agosto". L'organo organico - La manovra contiene diverse polpette avvelenate (primo fra tutti il contributo di solidarietà per tre anni, e Berlusconi starebbe lavorando per addolcire il pacchetto anti-crisi), e così Tremonti è costretto a fornire alcune giustificazioni. "Non so se la coscienza è un organo organico. Credo, però, in coscienza di aver fatto tutto per il bene del mio Paese". Dopo aver spiegato che non verrà posta la fiducia sul testo, Giulio ha respinto le critiche: "La situazione attuale non poteva essere prevista. Non è così. Basta vedere la curva degli spread dei titoli di Stato per capire quello che ha successo". Capitolo cravatta - Tremonti, di insolito, aveva anche una sfavillante e appariscente cravatta. Non da lui, si davano di gomito i cronisti assiepati per la cofnerenza stampa. Poi qualcuno trova il coraggio di far notare al ministro quanto il modello sia insolito. Ma da dove arriva? "Sono grato per l'attenzione - ha spiegato Tremonti -. La cravatta è della scuola i diritto di Yale", ha spiegato compiaciuto. Poi i saluti, altrettanto ironici: "Ho come l'impressione che ci rivedremo", ha detto ai giornalisti. Pronta la replica di Roberto Calderoli, seduto al suo fianco: "Non per una manovra...".

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