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Furioso litigio per un sorpasso, poi lo travolge in macchina

E' in coma. Dopo il diverbio, un libanese di 34enne viene trascinato per oltre 50 metri. Lotta per la vita. Investitore: "Avevo paura"

Costanza Signorelli
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È ancora in coma Samer El Daqoer, il libanese 34enne investito venerdì, in via Marco Bruto, a Milano, dopo una lite con un altro automobilista scoppiata a causa di un sorpasso azzardato. L'uomo, residente a Como, è stato operato alla testa all'ospedale Niguarda di Milano per un'emorragia intracranica, ma non ha mai ripreso conoscenza. Il suo investitore, Orazio Pennisi, 33 anni, è stato arrestato dal comandante della polizia municipale meneghina, Tullio Mastrangelo. Sul suo conto pende l'accusa di tentato omicidio volontario, formulata dal pubblico ministero Giuseppe D'Amico. Pennisi ha giustificato il suo gesto sostenendo di aver avuto paura di essere aggredito dal cittadino straniero. E' il secondo caso simile in un mese a Milano, dove la rabbia per un diverbio tra autisti scaturisce in vera e propria follia. La dinamica - Stando alle prime ricostruzioni tutto è nato per un sorpasso, anche se non mancano lati misteriosi nella vicenda. Fatto sta che Samer schizza fuori dalla sua Audi nera e picchia con violenza il pugno sulla macchina che ha appena cotratto a fermarsi. E' una Renault Modus, al volante un ragazzo. I due, usciti dalle vetture, si sono insultati oltre il limite. Ma prima di arrivare alle mani, uno dei due rientra in macchina e cerca di scappre. L'altro però rimane davanti a lui con fare minaccioso, non si muove. Il ragazzo al volante non sa che fare e in un attimo la scelta: preme l'acceleratore e investe Samer. L'uomo tenta di salvarsi, si aggrappa ai tergicristalli della Renault. Nulla da fare, la macchina lo trascina per oltre cinquanta metri, e poi, stop di colpo. Il libanese rimbalza a terra. La sua testa batte sulla strada. Nonostante i soccorsim Samer entra in coma. Misteri irrisolti - La scena sembra essere stata ricostruita nei dettagli, ci sono però alcuni elementi che non tornano. Nella macchina del libanese sono stati trovati 13mila euro in contanti. L'Audi che guidava non era di sua proprietà ma di un connazionale, che gestisce un commercio di auto all'ingrosso in provincia di Como. Venerdì El Daqour è venuto a Milano per vendere una Porsche Cayenne. In via Marco Bruto, l'Audi e la Porsche viaggiavano una dietro l'altra, un po' a rilento, e la lite si sarebbe scatenata quando Pennisi, con la sua Renault, si è attaccato al clacson perché non riusciva a superare l'auto guidata dal libanese. I due si sono poi sorpassati un paio di volte a vicenda. Alla fine El Daqour ha stretto l'altro, l'ha costretto a fermarsi, si sono scambiati qualche colpo. I vigili stanno cercando di capire se a bordo dell'auto del libanese ci fosse anche un'altra persona.

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