
C'è la tempesta sui mercati? Obama se ne va in vacanza

Barack non rinuncia a 10 giorni a Martha's Vineyard, enclave dei radical chic. E' bufera. E Moore ora lo sfotterà come fece con Bush?
La crisi economica impazza. La speculazione ruggisce. I mercati navigano in acque torbide. Premier, ministri e autorità di mezzo mondo interrompono le ferie per fronteggiare l'emergenza. E Barack Obama se ne va in vacanza. Il presidente degli Stati Uniti non rinuncia al sollazzo sull'esclusiva isola di Martha's Vineyard: dieci giorni a grattarsi la pancia a partire dalla prossima settimana. La conferma è arrivata dalla Casa Bianca. Inutile sottolineare che la decisione ha fatto scattare una raffica di critiche: è una scelta opportuna quella del riposo presidenziale in settimane così difficili? Niente da fare. Obama non riuncia. Prima il tour - Così, lunedì prossimo, il presidente a stelle e strisce partirà per un giro in autobus nel Midwest: tappe in Minnesota, Iowa e Illinois. Per salvare la faccia Barack ha organizzato una serie di incontri con famiglie e piccole imprese per parlare dei provvedimenti a sostegno della 'middle class'. Quindi, dal 18 al 28 agosto, Obama trascorrerà dieci giorni in compagnia di moglie e figlie nella stessa casa, in affitto, in cui si era alloggiato l'anno scorso. I passatempi? Il golf, la bicicletta e la lettura. E Michael Moore tace? - La scelta di Marthas Vineyard - enclave dei democrat e luogo simbolo della sinistra Usa: è l'isola dove i Kennedy spendevano le loro vacanze - fa infuriare i commentatori repubblicani. Ma la Casa Bianca non recede e respinge tutte le critiche al mittente. "Non credo che gli americani se la prenderanno se il presidente Obama trascorrerà un po' di tempo con la sua famiglia - ha commentato il portavoce Jay Craney -. In realtà le vacanze presidenziali - si è spinto ad affermare - non esistono. La presidenza viaggia con lui (sic!). Sarà in contatto costante e riceverà regolari briefing dai suoi consiglieri per la sicurezza nazionale e l'economia. E naturalmente sarà pienamente in grado di tornare se necessario". Per concludere, una domanda: ma adewsso il regista paladino dei democratici, Michael Moore, avrà il coraggio di sfottere Obama proprio come fece con George W. Bush per le scampagnate nel ranch texano?
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