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Dr Rossi, ma che cosa dici? "Sto con teppisti di Londra"

Vale: "Polizia dovrebbe risolvere problemi, non uccidere. Berlusconi? Fa cose sbagliate. Vasco? Lo capisco, sua vita non è semplice"

Andrea Tempestini
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"Sono con i contestatori. La polizia  dovrebbe dare una mano a risolvere i problemi, non mettersi a menare la gente e uccidere i ragazzi. Se c'è questo casino, forse il perché è proprio nel comportamento delle forze dell'ordine". Queste le sconcertanti parole di Velentino Rossi in un'intervista concessa al quotidiano La Stampa. Il super campione del motociclismo italiano, insomma, si schiera con i teppisti che hanno messo a ferro e fuoco il Regno Unito e punta il dito contro le forze dell'ordine (le stesse forze dell'ordine che sono state criticate dai cittadini per la loro iniziale negligenza nel reprimere le violenze). Contro Berlusconi - Una posizione francamente assurda, quella del Dottor Rossi, che tra una battuta sul motomondiale e un'altra sul Giappone scivola in un commento che, c'è da scommeterci, gli frutterà una valangata di critiche. Il Vale se la prende poi anche con Berlusconi: "Ha fatto cose che non doveva fare - ha spiegato, per poi aggiungere -: però politicamente preferisco non espormi. Ne so poco". E, probabilmente, ne sa poco anche delle 'rivolte' londinesi, o come le ha definite Libero, 'Le rivolte dei mantenuti di Stato'. "Resterò in Ducati. Ma mi ascoltano?" - Così Rossi fa passare in secondo piano gli aspetti sportivi del suo colloquio con il quotidiano torinese. Per inciso, il pluricampione è tornato a ribadire che nel 2012, nonostante le voci, resterà con la Ducati. Sulla stagione in corso spiega: "Che Stoner fosse forte l'ho sempre saputo. Ora ho realizzato che quando cadeva con la Ducati non era colpa sua". Quindi una frecciata alla Ducati: "Chiedo che mi assecondino al 100 per cento. Ma lo faranno? Non l'ho ancora capito". "La vita di Vasco non è semplice" - Un Vale a tutto campo spazia poi fino al Giappone: "Temo gli effetti di Fukushima. Se il rischio in Giappone è reale, non andrò a correre. Oltretutto - ammette la triste evidenza - non lotto nemmeno per il titolo". Quindi anche una battuta su Vasco Rossi, che con i suoi messaggi su Facebook e per la querelle con Ligabue sta tenendo banco in questa estate 2011: "Le nostre vite - spiega il Dottore - sembrano solo positive, ma essere Vasco non è facile. Anche se credo che io non sarò mai depresso".

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