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Italia più forte dei re spagnoli: messi ko i campioni del mondo

Gli Azzurri 'fantasia' annientano 2-1 la squadra di Del Bosque: sblocca Montolivo, poi rigore di Xabi Alonso e decide Aquilani

Andrea Tempestini
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No, non è un'illusione, l'Italia che ha vinto l'amichevole di Bari è la prova provata che questo gruppo può non solo tener testa, ma anche essere superiore ai super campioni d'Europa e del mondo della Spagna. Bravo Prandelli a mettere in campo una squadra corta e compatta, che si è disunita solo quando il fiato (siamo ancora in fase di preparazione) è venuto meno. Il ct aveva chiesto ai suoi una prova di carattere. E gli azzurri lo hanno accontentato. A partire da quel Cassano al quale il ct (d'accordo con Buffon) ha voluto affidare nella sua Bari la fascia di capitano. Con un'Italia così, il prossimo 11 ottobre contro l'Irlanda del Nord, la qualificazione agli Europei non dovrebbe sfuggire. Senza timori reverenziali l'Italia si presenta alla Spagna con un palo di Criscito (il migliore degli azzurri) dopo soli quattro minuti; e passa in vantaggio all'11': verticalizzazione profonda del solito Criscito e Montolivo (al primo gol in azzurro) entra in area, guarda Casillas e lo fulmina con un pallonetto. Per i primi venti minuti l'Italia gioca da favola: corta, compatta, attenta a chiudere sui portatori di palla. E la Spagna ci capisce poco o niente e si perde in passaggi imprecisi. Poi Montolivo cala, Prandelli lo sposta sulla sinistra avanzando Thiago Motta, ma la stanchezza dà coraggio alla Spagna che guadagna metri e ci mette in difficoltà sul piano del possesso palla, ma non su quello delle occasioni, visto che il tiro centrale di Silva al 18' resta l'unica occasione vera degli iberici. Poi al 36' l'arbitro Brych fischia un rigore generoso per un contatto veniale di Chiellini su Llorente (subentrato a Torres infortunatosi alla caviglia). Sul dischetto va Xabi Alonso e batte Buffon per l'1-1.   La reazione dell'Italia è affidata al talento di Cassano che prima (39') costringe l'amico Casillas a deviare in angolo un suo diagonale e poi (46') colpisce di testa a pochi passi dalla porta, ma la palla va alta. Poco dopo s'infortuna anche Piquet che lascia il posto al compagno di squadra al Barcellona, Busquets. Nella ripresa Prandelli lascia negli spogliatoi Thiago Motta per Marchisio e poco dopo cambia la coppia d'attacco: dentro Balotelli e Pazzini, fuori Cassano e  Rossi. Uomini freschi per cercare di riprendere il ritmo, perché la Spagna inizia la ripresa così come aveva finito il primo tempo: tanto possesso di palla, ma poche occasioni come quella che capita al 15' sui piedi di Llorente che colpisce debolmente consentendo l'intervento a Buffon o come quella di Villa che al 33' impegna in tuffo il numero uno azzurro. L'Italia si fa vedere al 23' con Balotelli che manda alto e con una punizione di Pirlo al 38' che Valdes manda in angolo. Poi al 39' il tiro di Aquilani (deviato) che batte Valdes e regala agli azzurri una vittoria più che meritata. L'Italia c'è. di Adolfo Valla

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