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Uk, altri 3 morti a Birmingham Gli arresti schizzano a 1.200

Le vittime investite da una macchina: non è chiaro se siano riconducibili alle rivolte. Cameron: "La linea dura sta pagando"

Rosa Sirico
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David Cameron, per la seconda volta da quando ha interrotto le vacanze toscane, è tornato a parlare alla nazione. Secondo il premier, contro la rivolta dei folli - o come la definisce Alessandro Carlini su Libero di mercoledì 10 agosto, la rivolta dei mantenuti di Stato - che sta scuotendo il Regno Unito, "la linea dura sta pagando e la linea dura proseguirà". Poco dopo il discorso del premier il sito del Daily Telegraph aveva diffuso la notizia di una nuova vittima, la terza dopo quella di martedì e dopo quella che ha scatenato le rivolte. Poco dopo, però, il quotidiano ha smentito la morte scusandosi. L'uomo - tra i 40 e i 50 anni - che è stato aggredito da un gruppo di teppisti a Ealing, nell'est di Londra, mentre stava cercando di domare un incendio versa in gravissime condizioni, ma non è morto. La Bbc, intanto, ha diffuso i dati sugli arresti: sarebbero circa 1.200 le persone fermate dalla polizia britannica in relazione alla rivolta. Inoltre si è appreso della morte di tre uomini a Birmingham, deceduti per le ferite riportate dopo essere stati investiti da una macchina. Secondo i testimoni gli uomini stavano difendendo il loro quartiere dai teppisti. Il responsabile dell'investimento è stato arrestato dalla polizia. Altre persone che hanno assistito alla scena, però, hanno affermato che l'incidente sia stato casuale, e non deliberato. Non è così ancora chiaro se la morte dei tre sia collegata ai disordini scoppiati in città. Gli arresti - Sono almeno 1.186 le persone fermate dalla polizia per la rivolta che sta interessando diverse città dell'Inghilterra. A Londra i fermi sono stati 768 e 105 persone sono state incriminate. Tra Manchester e Salford sono stati effettuati 113 fermi, 109 nel West Midlands (20 incriminati) in relazione ai disordini avvenuti a Birmingham, Wolverhampton e West Bronwich. A Nottingham sono state fermate 90 persone, 50 a Liverpool. Nove fermi si registrano a Gloucester, 13 a Leicester, 19 a Bristol, 15 a Thames Valley. Questo il resoconto secondo le cifre fornite dalla Bbc. "Pronti i cannoni ad acqua" - All'indomani della quarta notte di scontri Cameron, nel discorso pronunciato a Downing Street, ha evocato la possibilità che gli agenti, per sedare i disordini nelle strade, possano usare i cannoni ad acqua. Il premier ha poi ringaraziato gli agenti, sottolineando che "la paura non deve esistere nelle strade", e riconoscendo che i fatti di questi giorni dimostrano i problemi irrisolti della società britannica, ma anche la carenza della capacità educativa dei genitori, quella che Cameron non ha esitato a definire "la loro mancanza di responsabilità". Poi ha ribadito che "il sistema giudiziario è pronto a far fronte a un incremento dei processi che avverranno nelle prossime settimane. Le carceri dovranno essere pronte ad accogliere coloro che hanno offeso il Paese". "Bisogna apprendere la lezione - ha concluso Cameron - e cambiare le tattiche della polizia per far sì che il Paese sia al sicuro". Notte tranquilla - Londra, nel frattempo, sembra aver ritrovato la calma: il pugno di ferro mostrato dalle autorità e la disposizione di 16mila agenti è servito a placare gli animi dei rivoltosi. Almeno tra martedì e mercoledì. Quella appena trascorsa è stata la prima notte tranquilla nella caèpitale dopo i duri scontri dei giorni scorsi. L'ondata di follia però si è spostata altrove: disordini si sono registrati a Manchester e Birmingham. Disordini in altre città - La violenza è esplosa nella notte in città come Manchester e Birmingham, dove hooligan e teppisti hanno distrutto vetrine e svaligiato negozi, e poi ancora a Nottingham, Wolverhampton, sempre con saccheggi e incendi e a Liverpool, dove alcuni ragazzi hanno lanciato mattoni e bombe incendiarie contro un commissariato locale.  Scotland Yard ha riferito che nella capitale sono state arrestate finora 685 persone e 111 incriminate. Mercoledì il primo ministro David Cameron, che ieri ha interrotto le sue vacanze in Toscana per rientrare precipitosamente a Londra, presiederà un altro incontro dell'unità di crisi Cobra per fare il punto sulla situazione.

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