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Dai giudici antimafia ai Vianello E' polemica sul parco di Parma

Sostituzione della targa "Falcone e Borsellino" con quella dedicata agli attori. L'assessore Fabio Fecci: " Ai magistrati due vie"

Costanza Signorelli
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Che c'è di male a dedicare un parco cittadino alla comica coppia Vianello? Di per sè nulla, anzi, sono in molti gli affezionati di Sandrina e Raimondo. In realtà la storia si fa un po' più complessa nel comune di Parma, dove l'amministrazione comunale ha deciso di sotituire la targa che titolava un parco cittadino in onore di "Falcone e Borsellino", i due magistrati uccisi dalla mafia, con quella dei due attori. Subito si è accesa la polemica firmata Pd e Popolo viola. "Com'è possibile paragonare, nella titolazione di un'area così importante, due eroi nazionali a due attori comici, per quanto stimati e apprezzati dal pubblico?" hanno commentato i democratici Matteo Caselli e Caterina Bonetti del Pd. "Nessuna sostituzione" - A soccorrere il sindaco Pietro Vignali - finito di recente al centro di polemiche per l'inchiesta giudiziaria su presunte tangenti - è giunto Fabio Fecci, assessore con delega alla Toponomastica, che spiega come non vi sia stata alcuna sostituzione Falcone-Borsellino con Mondaini-Vianello: dal 2007 il parco non era più dedicato ai due magistrati. A loro, d'altra parte, saranno dedicati i nuovi viali della stazione, ben più importanti. "La precedente amministrazione - ha spiegato l'assessore - aveva preferito intitolare ai due magistrati, le vie all'interno dell'ex scalo merci. Visti i ritardi però, nello scorso agosto, abbiamo pensato di dedicare ai due eroi anti-mafia uno dei luoghi più importanti della città, i nuovi viali della stazione, senz'altro più prestigiosi che un'appendice del parco Eridania". Poi Fecci ha garantito che la targa del parco non verrà spostata fino a quando non saranno inaugurati i due nuovi viali che saranno pronti nel 2012. Solo propaganda - All'opposizione non sono bastate le spiegazioni e le promesse avanzate. I democratici hanno chiesto intitolazioni "più consone", come Angelo Vassallo, Enzo Biagi, Harvey Milk o Mirka Polizzi, "vero simbolo della Resistenza a Parma". E il Popolo Viola va oltre: la scelta della giunta (che dovrà essere ratificata a fine mese con una delibera) "è un'offesa indigeribile e inaccettabile. Siamo abituati a promesse propagandistiche di facciata a cui poi non segue alcun tipo di veridicità", e hanno attaccato gli attivisti, tornando a chiedere le dimissioni di Vignali.

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