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"Moschea per ogni quartiere": ecco l'accelerata di Pisapia

La giunta milanese individua le priorità. Assessore al Benessere: "No alle soluzioni tampone. Presto anche la Grande Moschea"

Andrea Tempestini
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La giunta di Milano guidata da Giuliano Pisapia individua la priorità: le moschee. Nel capoluogo si accelera per risolvere entro la fine del 2011 il problema dei luoghi di culto per le comunità musulmane, e il sindaco di sinistra garantisce la costruzione di piccoli spazi di culto in tutti i quartieri della città. In futuro, assicura Pispaia, arriverà anche la Grande Moschea. Sono queste, infatti le prime indicazioni trapelate dall'incontro tra l'amministrazione comunale e i rappresentanti delle comunità islamiche menghine. "Presto la Grande Moschea" - "L'impegno preso dalla giunta - ha spiegato l'assessore al Benessere, Chiara Bisconti - è quello di creare luoghi di culto nei quartieri della città per uscre dalla modalità delle soluzioni tampone che non sono degne di una città come Milano. Il grande luogo di culto - ha aggiunto - rimane comunque una priorità e c'è anche l'impegno affinchè questo sia l'ultimo ramadam affrontato in emergenza": oggi, infatti, i credenti musulmani si riuniscono sotto il tendone del Teatro Ciak. Mappatura della città - Il percorso che Milano si appresta ad intraprendere - già preannunciato subito dopo i ballottaggi, quando il leader di Sel Nichi Vendola chiese di "abbracciare i fratelli rom e musulmani" - coinvolgerà i quartieri e i residenti. Già il prossimo 14 settembre inizierà una mappatura della città per individuare gli spazi idonei ai centri culutrali e di preghiera. "E' un successo che attendevamo da 20 anni", ha commentato il direttore del centro islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari. Oggi abbiamo piena cittadinanza. Sistemiamo prima i centri culturali che già esistono, con luoghi di preghiera adatti. Insomma - ha concluso con una metafora religiosa -, prima pensiamo alle tante parrocchie nei quartieri, poi al Duomo".

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