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Film su leghista anti immigrati Veneti contro Abatantuono

In 'Cose dell'altro mondo' Diego è un' imprenditore che sogna un mondo senza extracomunitari, ma la trama non è gradita

Rosa Sirico
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Il film non è ancora nelle sale, ma è bastato il solo trailer postato su YouTube a infuocare gli animi dei veneti. E' accesissima la polemica intorno a Cose dell'altro mondo, l'ultima fatica di Francesco Patierno, interpretata da Diego Abatantuono, Valentina Lodovini, e Valerio Mastandrea. Sulla scena, Abatantuono è un imprenditore veneto, leghista e particolarmente ostile verso gli extracomunitari. Un profilo che non è piaciuto affatto ai veneti veri.     La trama - Il film  - che debutterà alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia - è ispirato a una pellicola americana, A day without a Mexican di Sergio Arau e Yareli Arizmendi. Abatantuono è proprietario di una Tv locale in un paesino del Nord Est e irrompe sulla scena predicando una specie di "Apocaliss Now", per dirla con l'inflessione dialettale. "Conviviamo con i fondamentalisti islamici, coi fancazzisti albanesi, coi 'singari' - dice- : prendete il cammello e tornate a casa. Apocaliss now". Il personaggio, insomma, cova il sogno di un mondo senza immigrati, che però s'infrange appena diventa realtà, quando un giorno gli stranieri scompaiono davvero rompendo tutti gli equilibri e costringendo ad abbassare le serrande bar e aziende.  La reazione dei veneti - Di qui, la polemica asplosa durante le stesse riprese. "All'ultimo momento il sindaco di Treviso  - ha raccontato Patierno - ci ha negato i permessi per girare lì -  concessi poi dal sindaco di Bassano del Grappa -. Se prima ancora di vedere il film c'è tutto questo rumore, evidentemente ci sono dei nervi scoperti e non è certo colpa mia", ha concluso il regista. Patierno ha comunque sottolineato come nel film ci sia in realtà "una riflessione, a volte più che ironica, sul concetto di integrazione. Che io l'abbia ambientata in Veneto si spiega: è la regione con più alta percentuale di immigrati con permesso di soggiorno".

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