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Giallo di Torino, ipotesi choc: sepolto vivo, muore soffocato

Si attendono i risultati dell'autopsia disposta dal medico legale Roberto Testi. Il 34enne era stato denunciato dalla ex per maltrattamenti

Costanza Signorelli
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Il giallo delle collina torinese, dove è stato trovato sepolto Paolo Pilla, 34 anni, nella notte di martedì 2 agosto, si infittisce di misteri. Più gli inquirenti cercano risposte e verità, più le testimonianze, gli indizi, i racconti aprono interrogativi e fanno nascere dubbi. Ci si aspetta che sia proprio il 34enne a rivelare dettagli determinanti: sul suo corpo è stata effettuata l'autopsia, di cui si attendono, a breve, i risultati. Il punto più oscuro, nonchè il più macabro, è il dubbio su come l'informatico sia effettivamente morto. Le prime ricostruzioni, infatti, riferivano di un decesso causato da un violento colpo alla testa, probabilmente sferrato con il badile utilizzato per scavare la fossa-tomba della vittima. Ma l'ultima ipotesi shock è che l'uomo sia stato sepolto da vivo, dopo essere stato costretto a scavarsi la sua stessa fossa. Per questo l'autospia può esser determinante per capire se Pilla sia morto per asfissia o per i violenti colpi al cranio. Intanto il pm, Marco Gianoglio, che coordina le indagini ha aperto un'inchiesta per omicidio volontario contro ignoti. Gli enigmi - I Carabinieri del Comando provinciale hanno interrogato parenti, amici, vicini, insomma tutte le persone presumibilmente informate sui fatti. E lo scenario si complica. Gli enigmi sono numerosi: come mai l'uomo aveva lasciato nella sua casa principale i cellulari e il portafoglio? come mai è uscito di casa in pantaloni e mocassini ed è stato ritrovato sottoterra in tuta e scarpe da ginnastica? ma soprattutto chi sono i due uomini con cui la vicina lo ha visto arrivare in villa? Scomode verità - E mentre si cerca di ricostruire la verità sulla sua morte si scoprono nuove verità sulla sua vita. E' emerso che i rapporti con la sua ex convivente, Emanuela Pulizzi, 36 anni,  erano tutt'altro che pacifici. Lei lo aveva denunciato per maltrattamenti e lui per abbandono di minori, quando un anno fa scoprì che la donna aveva lasciato loro figlio di tre anni, ad un'amica per andare in vacanza. L'ex proprietario della villa, che Pilla aveva appena acquistato all'asta giudiziaria, reclamava ancora denaro. 8mila euro. Inoltre, la vittima aveva avuto anche delle discussioni per questioni di permessi e passaggi per accedere alla proprietà con Tony D'Andrea, il muratore vicino di casa che ha rinvenuto il cadavere e che era stato mandato a cercare Pilla dalla Pulizzi, preoccupata dalla scomparsa dell'ex. Il corpo e l'autopsia - Il corpo si trova alla camera mortuaria dell'ospedale di Chivasso. Da una prima analisi erano emersi un taglio profondo sulla testa, provocato da una forte botta data con un corpo contundente. E anche terra nella gola, elemento che lascia supporre che Pilla sia stato sepolto vivo. Il pm Marco Gianoglio della Procura di Torino, giovedì mattina, ha conferito l'incarico al medico legale per eseguire l'autopsia sul cadavere

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