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Debito Usa, accordo raggiunto Obama: "Non il top, ma basta"

L'aumento stabilito è di 2.400 mld di dollari. Obama: "Non è l'intesa che volevo ma ci salva". Attesa per le reazioni in Borsa

Costanza Signorelli
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Alla fine la notizia è arrivata. Il braccio di ferro tra repubblicani e democratici, capitanato da presidente Barack Obama, ha avuto un epilogo positivo nelle notte tra domenica 31 e lunedì 1 agosto. L'accordo sull'innalzamento del tetto del debito Usa è stato raggiunto, e, ad un giorno dalla scadenza del 2 agosto, limite massimo per evitare il default tecnico degli Stati Uniti, le sceneggiate sono state messe da parte e l'intesa è arrivata. L'aumento stabilito è di 2.400 miliardi di dollari (400 miliardi subito, 500 miliardi nel corso dell'anno) prevede una riduzione del deficit di circa mille miliardi di dollari nei prossimi 10 anni e un ulteriore taglio alla spesa di 1.500 miliardi di dollari entro il 2021. Il presidente Obama non si dice particolarmente soddidfatto "E' questo l'accordo che avrei preferito? No... Ma la cosa più importante è che ci permetterà di evitare il default e porre fine alla crisi che Washington ha imposto al resto dell'America". E così l'America tira un sospiro di sollievo. Il presidente Obama - L'intesa raggiunta non è l'accordo che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama avrebbe voluto, ma come lui stesso ha sottolineato, "pone fine alla crisi che Washington ha imposto all'America" ed evita che ciò si ripeta "nei prossimi 6 o 12 mesi. I leader di entrambi i partiti in entrambe le Camere - ha detto Obama - hanno raggiunto un accordo che ridurrà il deficit e eviterà il default, un default che avrebbe avuto un effetto devastante sulla nostra economia". Il presidente degli Stati Uniti ha invitato i parlamentari a "fare la cosa giusta e a sostenere questo accordo con il voto". Voto che dovrebbe arrivare in giornata.   "La prima fase - ha spiegato il presidente Usa - taglierà le spese di 1.000 miliardi di dollari in dieci anni". Il risultato, ha assicurato, "sarà il livello più basso di spesa nazionale annua da quando Dwight Eisenhower era presidente ma un livello che ci consentirà di fare gli investimenti necessari per creare occupazione in un settore come l'istruzione e la ricerca". Obama ha anche annunciato che è prevista la creazione di una commissione bipartisan del Congresso che dovrà avanzare entro novembre "la sua proposta per ridurre ulteriormente il deficit", che sarà sottoposta al voto di entrambe le Camere. "In questa fase - ha osservato il presidente Usa - tutto sarà sul tavolo". I repubblicani - "Non è il miglior affare del mondo, ma dimostra quanto abbiamo cambiato i termini del dibattito in questa città". È il commento dello speaker della Camera, il repubblicano John Boehner, sull'accordo raggiunto. Il piano, ha aggiunto durante una conference call con i membri del suo partito, comprende "soltanto tagli alla spesa. La richiesta della Casa Bianca di aumentare le tasse è stata rifiutata". Nelle ultime settimane, Boehner è emerso come il principale antagonista repubblicano del presidente democratico Barack Obama. I repubblicani hanno ottenuto tagli di spesa leggermente più alti dell'aumento del limite di indebitamento. Oltre all'esclusione dell'aumento delle tasse, che arriverà soltanto se lo consiglierà la commissione bipartisan, la quale dovrebbe essere formata da sei Gop e sei democratici. Non ha avuto successo invece la campagna conservatrice per costringere il Congresso ad approvare l'emendamento costituzionale sul budget bilanciato. Questo voto arriverà soltanto nel caso in cui la commissione fallisse nell'individuare tagli entro la fine del 2011.

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