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Calderoli fa come Stakanov "I politici saltino le ferie"

Il ministro leghista: "Basta manfrine delle politica. La Cgil vuole cambiare la manovra? Allora può già andare in vacanza"

Giulio Bucchi
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La settimana dei confronti e dei tavoli tra governo e parti sociali potrebbe non essere l'ultima prima delle vacanze, almeno se si ascolterà l'appello del ministro della Semplificazione Roberto Calderoli. "In una emergenza così acuta come quella che stiamo vivendo - ha detto intervenendo domenica ad un comizio della Lega nella Bergamasca - non si possono aspettare i tempi della politica. C'è agosto, rinunciamo alle ferie e mettiamoci a lavorare subito per dare un segnale ai mercati e per dare già all'inizio di settembre una risposta convincente". Sulla reazione della Cgil che ha posto come condizione la modifica della manovra, Calderoli ha risposto: "E' un tavolo in cui tutti con le proprie proposte e con le proprie idee portano una soluzione per il problema del Paese. Quando uno dice: Sì, ma la manovra deve essere cambiata, mette dei paletti che non recepiscono il mio appello. Poi può darsi che tra le tante proposte che arriveranno si debba cambiare la manovra, ma lo decideremo tutti assieme, e non con una pregiudiziale. Sennò la Cgil può andare in vacanza". Inutile, però, discutere della questione preventivamente, in Parlamento. "Mi sembra una assurdità, è il solito giochino delle parti per portare nel teatrino della politica un problema serio. Questa mia proposta è una volontà di uscire dal tavolo dei giochini della politica. Abbiamo già visto che il Parlamento certe proposte non è in grado di digerirle, perché sono troppo forti le lobby".

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