Libia, ucciso capo dei ribelli Opposizione: mano di Gheddafi
I rivoltosi accusano Gheddafi. Secondo altre voci sono gli stessi ribelli ad averlo ucciso. Non ci sono dettagli sull'agguato
La bara con il corpo del capo di stato maggiore Abdel Fattah Younes è stata portata nella piazza principale di Bengasi. Un nipote della vittima, Abdul Hakim, ha detto che il corpo presenta segni di colpi d'arma da fuoco ed è stato bruciato. I sospetti - Sulla morte di Younes, annunciata giovedì 28 luglio, dal presidente del Consiglio nazionale transitorio libico (Cnt) Mustafa Abdel Jalil, ci sono diversi interrogativi. Mentre i rivoltosi di Bengasi accusano Gheddafi, si ipotizza anche che Younis sia stato ucciso dagli stessi ribelli, perchè sospettato di tradimento. Jalil non ha fornito dettagli sull'agguato, non ha svelato dove è stato materialmente teso ma ha assicurato che il capo del commando è stato catturato. Poco dopo l'annuncio della morte, un gruppo di uomini armati è entrato nell'hotel a Bengasi da dove parlava Jalil e hanno sparato in aria. In precedenza i ribelli avevano annunciato la conquista di Ghazaya, strategica cittadina al confine con la Tunisia, dopo pesanti combattimenti con i lealisti. Hanno anche riferito di aver preso il controllo di altre città e altri villaggi nella zona. Chi era Younis - Il generale Younes, ex fedelissimo del rais sin dalla rivoluzione del 1969, ex ministro dell'Interno del regime, a febbraio si era unito alla rivolta ma da qualche tempo, rivela il sito web della Bbc, circolavano voci secondo le quali Younes continuava a tenere contatti con il regime. Secondo altre voci, il generale e i suoi collaboratori sono stati arrestati vicino al confine orientale, quello con la Tunisia.