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Marrazzo e l'inchiesta sui trans Procura, 8 rinvii a giudizio

Associazione a delinquere, favoreggiamento e concussione: i reati contestati. Tra gli accusati anche il viados Natali

Costanza Signorelli
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Otto rinvii a giudizio. E' la richiesta del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pubblico ministero Rodolfo Sabelli a conclusione della complessa indagine, scaturita nell'ottobre del 2009, quando venne alla luce il caso dell'allora governatore della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e dei suoi rapporti con alcuni trans e in particolare con il viados meglio conosciuto come Natali. L'indagine in oggetto, oltre al caso Marrazzo, riguardava: la morte del pusher Gianguerrino Cafasso, le perquisizioni illegali e le rapine in danno dei trans nonchè la violazione della legge sugli stupefacenti da parte di tre pusher. Secondo la richiesta dei pubblici ministeri devono finire sotto processo 4 carabinieri, 3 piccoli spacciatori e lo stesso trans Natali che in realtà si chiama Josè Silva Vidal.  Associazione per delinquere, favoreggiamento e concussione sono le ipotesi di reato contestate. A rispondere delle accuse sono: il maresciallo Testini, che è l'unico accusato di omicidio del pusher Gianguerrino Cafasso, i carabinieri Luciano Simeone, Carlo Tagliente e Antonio Tamburrino, il viados Natali, il pusher Emiliano Mercuri, Massimo Sallustri e Bruno Semprebene.

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