Marina: "Ci insulta e diffama" Querela per Marco Travaglio
Pagato il risarcimento di 564 milioni per il Lodo mondadori. Figlia del premier: "Vergognoso.Ci verrà resa giustizia"
La Cir incassa dalla Finivest i 564,2 milioni stabiliti dalla Corte d'appello di Milano a titolo di risarcimento per il Lodo Mondadori. L'importo è comprensivo di spese legali e interessi dal 3 ottobre 2009. La notizia è resa nota dalla stessa Cir attraveso un cominicato, nella mattinata di martedì 26 luglio. La presidente Fininvest, Marina Berlusconi, contestualmente al pagamento, ha voluto ribadire che si tratta di una sentanza che "attacca le aziende per attaccare mio padre. E' di una gravità incredibile ed è vergognoso fingere di non vedere questo". Dall'altra parte, i legali Cir, Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, si esprimono sulla volontà di Fininvest di presentare ricorso in Cassazione. "Siamo pienamente fiduciosi che le buone ragioni della società, già riconosciute da una sentenza penale passata in giudicato e da due gradi di giudizio civile, troveranno in tale sede ulteriore e definitivo riconoscimento". L'ira di Marina - La sentenza relativa al cosiddetto Lodo Mondadori, rappresenta un "esproprio" con cui vengono "attaccate le aziende per attaccare mio padre". Lo ha ribadito una volta di più, in un'intervista al settimanale Oggi, la presidente di Fininvest, Marina Berlusconi. "Di fronte a un esproprio come questo non si tratta più di pensare se ci siano o meno pericoli concreti per le aziende del gruppo. Perchè non stiamo più parlando di pericoli o rischi, purtroppo. Stiamo parlando di fatti, di danni sicuri e di certezze: si attaccano le aziende per attaccare mio padre", ha spiegato, rimarcando come le sembri "vergognoso fingere di non vedere questo". Per la figlia del premier, la sentenza ha una gravità "incredibile" e condanna la Fininvest a finanziare "proprio l'editore del gruppo che si è dato la missione quotidiana di cancellare mio padre dalla scena politica di questo Paese". Nonostante questo, la primogenita del Cavaliere, ha espresso la convinzione che alla fine "ci verrà resa giustizia", ribadendo così la propria fiducia nella magistratura. "Le nostre aziende sono ben gestite e possono contare su una situazione economica e finanziaria solida. Faremo fronte anche a questo ultimo attacco, sia pure a caro, carissimo prezzo". Marina Berlusconi ha poi smentito nuovamente anche l'ipotesi di un suo ingresso in politica. "La tentazione? Non mi è mai venuta, e se anche mi dovesse venire me la farei passare", ha spiegato al settimanale, a cui ha anche annunciato l'intenzione di querelare il giornalista Marco Travaglio. Querela a Travaglio - "Ben venga la critica: puoi anche non condividerla, ma spesso è un buono spunto per riflettere. Nel caso del Fatto Quotidiano, però, il termine critichè non mi pare il più appropriato. Tanto è vero che gli avvocati stanno preparando la mia prima azione giudiziaria nei confronti di Marco Travaglio. Dico prima perchè temo che altre ne dovranno seguire: non è possibile che si insultino e diffamino impunemente persone e aziende". Lo afferma Marina Berlusconi, sempre nell'intervista al settimanale Oggi. "Non mi considero una persona aggressiva", continua la figlia del premier. "Di fronte a certi attacchi, a certe ingiustizie clamorose, la difesa non mi pare sia stata aggressiva, ma determinata e decisa. Non poteva essere altrimenti, e continuerò così. Il problema non è l'aggressività di una reazione, ma è l'aggressione - conclude Marina Berlusconi - a cui siamo continuamente sottoposti".