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Melania, l'allarme dato al 113 "C'è un corpo per terra a Ripe"

Pubblica la telefonata anonima di un uomo che ha permesso il ritrovamento del cadavere della Rea, lo scorso 20 aprile

Giulio Bucchi
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La telefonata anonima al 113 in cui un uomo segnala la presenza di un corpo, quello di Melania Rea, a Ripe di Civitella è ora di dominio pubblico. I carabinieri di Ascoli Piceno hanno infatti trasmesso ai media e alle testate Tv la registrazione audio della telefonata del 20 aprile scorso segnalò la presenza di un cadavere nel Bosco delle Casermette. Si tratta del primo atto disposto dalla Procura di Teramo, che venerdì ha preso in carico il fascicolo dell'inchiesta sull'efferato omicidio della casalinga di Somma Vesuviana per il quale è stato arrestato il vedovo Salvatore Parolisi. Obiettivo dei magistrati abruzzesi è individuare la persona che il 20 aprile chiamò il 113 da una cabina telefonica di Teramo, con una voce di uomo anziano dal forte accento dialettale. La trascrizione - "Ci sta nu corpo pè terra... (c'è un corpo per terra)". Così informa un uomo, rimasto anonimo, dalla cabina telefonica di Teramo. Sembra un po' agitato e usa anche frasi in dialetto. Ecco la trascrizione del dialogo con l'operatore del 113: Operatore: "Buonasera, 113". Uomo: "Buonasera, telefono per denunciare una cosa, scolti (ascolti)...". O: "Da dove sta chiamando lei?". U: "Da Teramo...". O: "Teramo dove?". U: "Teramo stazione... Ascolti, a Ripe, Chiosco della Pineta...". O: "A Ripe dove? Ripe di Civitella?". U: "Sì... non so come dire...  ci sta nu corpo pe' terra". O: "Per terra dove? Dentro il chiosco?". U: "No fuori... Io stavo facendo una camminata..., ciao".

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