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Prosperini ancora in manette "Traffico d'armi con l'Eritrea"

L'ex assessore al Turismo di Milano, già condannato per mazzette, è ai domiciliari: accusa anche di corruzione per favori alla Bit

Giulio Bucchi
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Bufera corruzione su Milano. Dopo l'indagine sul vicepresidente del consiglio regionale Filippo Penati (Pd), arriva l'arresto per Piergianni Prosperini. L'ex assessore al Turismo della Regione Lombardia è finito ai domiciliari con le accuse di corruzione e false fatturazioni. Stando alla ricostruzione dell'accusa rappresentata dai pm Alfredo Robledo e Paolo Storari, Prosperini, quando era assessore al Turismo, avrebbe incassato dei soldi per favorire eventi di promozione turistica nell'ambito della Bit (Borsa Italiana Turismo) e avrebbe anche cercato di vendere in Eritrea dei materiali di armamento come visori notturni per fucili di precisione. L'arresto è stato disposto dal gip Andrea Ghinetti. Prosperini aveva patteggiato in passato per altre accuse la condanna a tre anni e cinque mesi di carcere. Armi in Eritrea- Le accuse per l'ex assessore di An sono pesanti, anche se il gip non ha accolto la richiesta di arresto avanzata dai pm milanesi anche per il reato di traffico di materiale d'armamento. Secondo il gip, infatti, non c'è la prova che i visori per i fucili siano arrivati effettivamente in Eritrea, ma soltanto che l'ex assessore abbia provato a trafficare in questi materiali. Dunque, per Prosperini, che aveva un ruolo di fiduciario nei confronti del governo eritreo, resta semplicemente aperto un procedimento penale a piede libero per queste ipotesi di reato. Il reato di false fatturazioni, invece, per il quale l'ex assessore è finito agli arresti, riguarda l'intermediazione nella compravendita di armamenti e pescherecci sempre nei confronti dell'Eritrea. Secondo l'accusa, infatti, l'ex assessore avrebbe messo in piedi un giro di false fatture, attraverso società 'cartierè, per farsi pagare in nero il suo ruolo di mediazione negli acquisti, evadendo così anche le tasse. Altri indagati - Coinvolti nelle indagini ci sono anche un attuale dirigente e un attuale funzionario dell'assessorato regionale lombardo al Turismo. E' indagato per truffa aggravata il dirigente dell'assessorato al Turismo Roberto Lambicchi, a cui vengono contestati alcuni episodi di truffa del 2009 per i quali era già stato arrestato Prosperini nell'ambito di irregolarità nella promozione televisiva turistica e che poi aveva patteggiato 3 anni e 5 mesi. I pm avevano chiesto l'arresto per Lambicchi, ma il gip Ghinetti non ha accolto la richiesta ed ora dovrà interrogare il dirigente per valutare se emettere una misura interdittiva dagli uffici a suo carico. Il funzionario dell'assessorato al Turismo, Isabella Molina, invece, è indagata per corruzione: avrebbe ricevuto un orologio di lusso come ringraziamento per aver affidato ad una società la realizzazione di alcune brochure per una manifestazione turistica.

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