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"Legge anti-omofobia, si o fuori nomi di politici gay" Verità o sputtanamento, adesso la Casta trema davvero

Aurelio Mancuso, presidente di Equality minaccia: "Riveleremo la lista di tutti gli omosessuali nascosti"

Giulio Bucchi
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Ora la Casta trema davvero. A spaventare il Palazzo dei potenti è l'operazione trasparenza in arrivo. No, non è un nuovo Wikileaks all'italiana e nemmeno uno scoop giornalistico in stile trucchetto pre-Manovra. Qui si parla di gay, ipocrisie e ricatti. Se la legge contro l'omofobia non verrà approvata, la comunità lgbt reagirà con forza, "smascherando tutti quegli omosessuali invisibili, politici, preti, uomini e donne di potere, che per nascondersi si accaniscono pubblicamente contro le nostre libertà e i nostri diritti". A scendere sul piede di guerra è il presidente di Equality Italia Aurelio Mancuso. Martedì  pomeriggio, insieme a tante associazioni,  Equality Italia parteciperà al sit-in davanti a Montecitorio organizzato in vista della discussione della legge. A mandare su tutte le furie Mancuso sono le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Lega, Pdl e UdC. "Ciò che c'è scritto in quelle orribili pregiudiziali è offensivo della dignità di milioni di cittadine e cittadini italiani, che a differenza di tutto il resto d'Europa, in Italia sono trattati come dei pericolosi pervertiti". Insomma, per uno dei rappresentanti dei gay italiani "non è più sopportabile, dopo quarant'anni di battaglie, continuare ad essere pazienti e corretti, mentre ogni giorno si viene aggrediti e discriminati". Per questo, avverte Mancuso, gli onorevoli stiano attenti: "E' pronta una campagna che tenendo conto delle leggi in vigore, attuerà una forma intelligente di outing per far comprendere all'opinione pubblica quanta violenta ipocrisia sia presente nella classe dirigente italiana". E per precauzione, la campagna di verità-sputtanamento sarà gestita non da Equality Italia (non si sa mai), ma da non meglio precisati "siti gay indipendenti".

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