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Dallo tsunami al Mondiale: calcio rosa celebra Giappone

Trionfo a sorpresa nel calcio femminile, Usa battuti ai rigori. E pensare che in Germania le giapponesi non dovevano esserci

Giulio Bucchi
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Non dovevano nemmeno esserci, in Germania, e invece hanno vinto. Le ragazze della Nazionale giapponese di calcio femminile hanno fatto l'impresa e al Commerzbank di Francoforte hanno vinto a sorpresa il Mondiale battendo in finale i favoritissimi Stati Uniti ai calci di rigore. Sotto per 1-0 ad un quarto d'ora dalla fine, il Giappone ha pareggiato all'80' con la Miyama, poi nei supplementari, di nuovo in svantaggio (1-2) ha segnato il 2-2 al 117' con la Sawa, eletta dopo la finale miglior giocatrice di questo torneo di cui è stata anche capocannoniere (5 gol). Ai rigori la differenza l'hanno fatta gli errori delle americane, che hanno fallito tre tiri con Boxx, Lloyd ed Heath. Più forti dello tsunami - Una favola sportiva che si intreccia col dramma di un Paese messo in ginocchio dallo tsunami dello scorso marzo. In poco più di quattro mesi, la Nazionale femminile è riuscita però a riprendere allenamenti e coesione e prepararsi al meglio con l'appuntamento più importante. Nonostante, per esempio, le sedute settimanali si tenessero solo di sera, quando spesso l'energia elettrica mancava a causa del razionamento post-terremoto. Un'impresa memorabile, dunque, arricchita dall'eliminazione ai quarti della Germania padrona di casa e, in semifinale, di una'altra grande del calcio rosa, la Svezia, asfaltata per 3-1. A Francoforte, dunque, le 'Nadeshiko' (il soprannome delle calciatrici nipponiche) hanno semplicemente concluso il lavoro, non senza continuare a srotolare uno striscione come fatto prima di tutte le gare: "Grazie agli amici di tutto il mondo per l'aiuto".

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