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Respinto 5 volte da ospedale "Un mal di schiena". E muore

Ultimo caso di malasanità nel Lazio. L'uomo chiama più volte il 118 supplicando le cure. La risposta: "Non ci disturbi più"

Costanza Signorelli
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E' morto dopo essere stato rimandato a casa per ben cinque volte dai quattro ospedali romani a cui aveva chiesto soccorso. E' la tragica odissea di Giorgio Manni, muratore di 51 anni, che a causa di forti dolori ai reni, che gli impedivano di respirare bene, si è rivolto a diversi Pronto Soccorso. L'ultimo, dopo ben 5 richieste, è stato quello dell'ospedale di Subiaco, da cui poi è stato trasferito al Policlinico di Tor Vergata quando ormai le condizioni erano disperate. Il governatore del Lazio Renata Polverini ha annunciato che "la Regione ha chiesto alla direzione sanitaria della Asl RmG di attivare immediatamente una commissione d'inchiesta sul decesso di Giorgio Manni". I familiari - Ora i familiari di Manni chiedono che "sia fatta chiarezza"  riferendo che "anche la richiesta del medico di famiglia è rimasta  inascoltata". Dal pronto soccorso di Subiaco, racconta la sorella di Manni, hanno risposto: "Si ribadisce l'assoluta incongruità di accessi al pronto soccorso, ancor più se effettuati utilizzando il servizio 118, per una sintomatologia cronica. Mio fratello - continua la sorella - urlava sto morendo, sto morendo non riesco più a respirare, perché non mi ricoverano. E noi ci sentivamo impotenti. Ora vogliamo che sia fatta chiarezza". Lunedì 18 luglio, il giorno dopo il decesso, sarà effettuata l'autopsia. "Perchè - conclude la sorella - per cinque volte mio fratello è stato respinto dal pronto soccorso mentre stava morendo?".

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