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Narcotraffico e 'ndrangheta, maxi-operazione: 40 arrestati

'Crime3', Procura di Reggio Calabria chiude un'indagine iniziata nel 2008. Lo spaccio tra Italia, Stati Uniti e i cartelli messicani

Costanza Signorelli
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Una maxi-operazione contro la 'ndrangheta e il narcotraffico internazionale tra Italia, Stati Uniti, Spagna e Olanda. Oltre 40 persone sono state arrestate dai carabinieri nell'ambito dell'operazione chiamata Crime3 grazie alle indagini dirette dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria che, in collaborazione con la Dcsa e l'Agenzia delle Dogane, ha sequestrato centinaia di chili di cocaina, destinata alle cosche calabresi per essere venduta in Italia e all'estero. Sono stati accertati i rapporti della 'ndrangheta con il Cartello del Golfo messicano e i cartelli colombiani che controllano il traffico di cocaina verso gli Usa e l'Europa. Scoperte anche le modalità di importazione e i canali per il riciclaggio dei proventi che derivano dal narcotraffico: gli inquirenti hanno messo le mani sulla documentazione relativa agli accordi tra le cosche per il controllo dell'area portuale di Gioia Tauro. La struttura organizzativa - Grazie al sostegno della Procura Nazionale Antimafia e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, sono stati individuati in diversi Paesi i referenti della 'ndrangheta, che giovedì sono stati arrestati: le forze di polizia di Stati Uniti, Spagna e Olanda chiedono l'estradizione di diversi di loro. Le indagini hanno individuato anche gli assetti di vertice delle principali cosche della zona jonico-reggina. Gli arresti dei carabinieri hanno interessato la Calabria, la Sicilia, il Lazio e la Lombardia. Cinque trafficanti sono stati raggiunti da un mandato di arresto europeo in Spagna e in Olanda. E' stato inoltre richiesto l'arresto a fini estradizionali di altre tre persone, che si trovano in Colombia, Venezuela e Stati Uniti. Le fasi dell'operazione - Con l'operazione si conclude una vasta indagine dei Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, che portò già a due interventi nel settembre del 2008 e del luglio 2010.  La prima fase dell'indagine, avviata nel febbraio 2008 (Operazione Solare) in collaborazione con la Dea -  su una struttura transnazionale dedita al traffico di cocaina, metamfetamine e  cannabis tra il Sud America, il Nord America e l'Europa - aveva documentato le proiezioni statunitensi della cosca Aquino-Coluccio che, attraverso una componente radicata a New York, si riforniva degli stupefacenti dal Cartello del Golfo e dalle squadre di mercenari paramilitari dette Los Zetas, egemoni in Messico.

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