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P4, il voto sull'arresto di Papa: in Giunta un nuovo rinvio

Il deputato del Pdl ha depositato nuovi testi, occorre più tempo per esaminarli. I lavori sono stati aggiornati a venerdì alle 12

Andrea Tempestini
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La maggioranza, spaccata al suo interno, e con l'incognita Lega (orientata a concedere l'autorizzazione all'arresto di Papa), evita il voto in Giunta per le autorizzazioni, prende tempo e punta a portare la questione direttamente in aula, dove potrebbe chiedere il voto segreto. Il caso Alfonso Papa, del resto, è già stato calendarizzato dalla capigruppo di ieri per il 20 luglio. L'opposizione grida allo "scandalo: un organismo delicato come la Giunta è strumentalizzato dalla maggioranza che vuole coprire le sue beghe interne", tuona al termine della riunione di oggi il Pd. Per Fli nella maggioranza "sono in evidente difficoltà, questa è l'unica verità".   La Giunta oggi doveva esprimersi sulla richiesta di arresto nei confronti del deputato del Pdl, Alfonso Papa, coinvolto nell'inchiesta 'P4'. Ma il deputato ha presentato una nuova documentazione, di quasi 15mila pagine e così questa mattina il relatore, Francesco paolo Sisto, ha chiesto un rinvio fino a domani per poter studiare le nuove carte. Ma l'opposizione ha dato battaglia, chiedendo che si procedesse come stabilito con il voto. A questo punto, dopo un aspro scontro tra maggioranza e opposizione, il relatore ha ritirato la sua proposta di rifutare l'autorizzazione al Gip di Napoli di procedere con l'arresto di Papa. Per la minoranza "di fatto Sisto si è dimesso da relatore", spiega la Pd Donatella Ferranti. La riunione è stata aggiornata domani alle 12. Ma domani alla Camera arriva la manovra e sempre domani scade il termine di 30 giorni concesso alla Giunta per esprimersi. Molto probabile, quindi, che la Giunta non esprimerà il suo parere e la questione andrà direttamente in Aula per il voto.   "Il relatore - afferma Maurizio Paniz (Pdl) - ha tutto il diritto di esaminare le nuove carte. Se saremo in grado voteremo domani, altrimenti va in aula. Ma non c'è nessun problema nella maggioranza - sottolinea Paniz - nessun intento di dilazionare i tempi. Io comunque voterò contro l'arresto". Per l'Udc Pierluigi Mantini "vogliono semplicemente nascondersi dietro il voto segreto in aula". Ferranti ricorda inoltre che "non solo il 22 giugno la Giunta aveva deliberato che non c'era più bisogno di nuova documentazione, ma ieri quando si è deciso di convocarci questa mattina per votare le nuove carte erano già state depositate, quindi non c'era bisogno di un ulteriore rinvio".

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