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Manovra, ecco cosa cambia Intanto la Casta si ribella

Rivolta di sindaci e presidenti di province: "Vogliamo i doppi incarichi". Sul piede di guerra anche gli avvocati: "No all'abolizione ordini, altrimenti votiamo 'no' anche a costo di far cadere Tremonti". Ritorna da subito il ticket sanitario?

Andrea Tempestini
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Ultimi ritocchi prima dell'approvazione della manovra. Le indiscrezioni tecniche riguardano il ticket sanitario, che potrebbe essere reintrodotto da subito. Ma ci sono dei nodi da sciogliere, delle micce da disinnescare. I parlamentari del Pdl che sono avvocati e notai, compatti, minacciano la rivolta contro la liberalizzazione delle professioni, che equivale all'abolizione dell'ordine professionale. Barricate anche contro il comma che renderebbe incompatibile l'incarico parlamentare con quello di sindaco o di presidente della Provincia. Tagli alle pensioni d'oro e ticket sanitario: così cambia la manovra Draghi, Fmi e Borsa: tre ok a Tremonti Ticket Sanitario - L'immediata reintroduzione del ticket è allo studio, e potrebbe essere inserita nella manovra. Secondo quanto riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, potrebbe essere bloccata la copertura finanziaria da circa 480 milioni di euro che consentiva di sospendere i ticket da 10 euro sulle visite specialistiche e da 25 euro sul codice bianco del pronto soccorso fino al 31 dicembre 2011. Con questa operazione il ticket scatterebbe immediamtamente. Rivolta degli avvocati - "Fino a quando non verrà tolta la norma che abolisce gli ordini professionali - ha spiegato un avvocato del Pdl - il testo non lo voteremo mai, dovesse anche cadere Tremonti". Il riferimento è al punto che riguarda la liberalizzazione delle professioni. Ignazio La Russa, avvocato e ministro della Difesa, spiega che da legale "ritengo che sia una norma che merita approfondimento ulteriore. Non mi sembra materia da inserire in un decreto", ha attaccato il titolare della Difesa. Sulle barricate anche l'Organismo unitario dell'avvocatura, che ha convocato gli stati generali "per discutere e varare le iniziative di protesta contro il governo e i suoi progetti di svendita della giustizia e di smantellamento del sistema delle professioni". Tra le ipotesi, almeno 10 giorni di astensione dalle udienze a settembre. Per disinnescare la miccia, si è svolta una riunione dal presidente del Senato, Renato Schifani, con i capigruppo di Lega e Pdl, Federico Bricolo e Maurizio Gasparri. Tra i nodi, appunto, l'introduzione in manovra della liberalizzazione delle professioni. Incarichi incompatibili - Ma anche la Casta è pronta a lottare per non togliersi nessuno dei suoi privilegi. Nella manovra è infatti inserita una norma che renderebbe incompatibile l'incarico di parlamentare con quello di sindaco o di presidente di una provincia. Per quel che riguarda il Pdl, i deputati interessati sarebbero nove presidenti di provincia e sei sindaci. E oltre agli avvocati, anche questa fetta di onorevoli è pronta alla vendetta: "State pur certi che anche quella norma deve saltare se vogliono che votiamo la manovra".

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