Fmi e Draghi, due ok a Giulio. Ride pure Piazza Affari: +1,79%
Manovra, Tremonti: "Sì entro venerdì", con fiducia. Unanimi giudizi positivi, titoli su / COSA CAMBIA / GUIDA AI RISPARMIATORI
Continua la ripresa di Piazza Affari. La Borsa italiana ha chiuso con l'indice Ftse Mib a +1,79%, a quota 18.842,65 punti. Un nuovo segnale di fiducia nei confronti dell'Italia e del governo, a pochi giorni dall'annunciata approvazione della manovra finanziaria e che mette il cappello a una giornata convulsa. L'appuntamento più importante della mattinata è stata l'assemble di Abi, che ha riunito attorno allo stesso tavolo Tremonti e Draghi. Palazzo Koch ha promosso la manovra, e chiesto "coraggio e rapidità" per le prossime decisioni. Mario Draghi, il governatore, ha sottolineato che "l'Italia può farcela". Poi ha parlato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha annunciato: "Manovra entro venerdì". E il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, anticipa: "Il governo metterà la fiducia, l'opposizione voterà no ma passerà lo stesso perché la maggioranza è forte e coesa". Parole poi confermate anche da Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl a Montecitorio: "Il governo porrà la fiducia alla Camera". Dai bot ai titoli rischiosi: una guida per il risparmiatore Pensioni e privatizzazioni: ecco cosa cambia Buone notizie dal Fmi - Per il Belpaese è arrivata una buona notizia anche dal Fondo monetario internazionale: disco verde alla manovra del governo. Il Fmi, diretto da Christine Lagarde, promuove l'impegno del nostro Paese ma invita a prosguire con "il risanamento di bilancio per ridurre l'elevato debito pubblico". La promozione del Fmi - e la 'pace fatta' tra Giulio Tremonti e Silvio Berlusconi nell'incontro di martedì - ha scaldato Piazza Affari, che dopo il recupero di martedì, pur riaprendo all'insegna della volatilità e in ribasso, dopo mezz'ora di contrattazioni guadagnava circa l'1,5%, per poi volare sopra il 2 per cento. A trascinare il listino milanese soprattutto i bancari e assicurativi: rimbalzo per Unicredit, Intesa, Ubi, Generali e FonSai. Nemmeno la notizia arrivata nella notte, quella del nuovo declassamento sul rating irlandese - diventato "spazzatura" - ha spaventato la Borsa. Tremonti all'assemblea Abi - Il ministro dell'Economia, dopo aver esordito annunciando la super-stretta sui tempi della manovra ha indicato anche che sarà "rafforzata su tutto il quadriennio". Parlando della difficile congiuntura, il 'superministro' ha sottolineato che "in discussione non c'è un solo Paese, ma l'idea stessa di Europa, cosa è e dove va". Poi una battuta sul balzo dei premi dei rendimenti dei titoli di Stato, un problema "non del singolo Paese ma - torna a puntare il dito - della struttura complessiva" del Vecchio Continente. Quindi il ministro ripropone la ricetta a lui più cara, quella degli Eurobond: "Li propongo dal 2003, credo che siano l'unica soluzione possibile. Credo che siano la via giusta". Draghi: "Italia può farcela" - Il cuore dell'intervento di Mario Draghi all'assemblea Abi sta tutto in una frase: "L'Italia può farcela". Il governatore di Bankitalia ha spiegato come il Paese possa contare su "fattori favorevoli" per proseguire sulla strada del risanamento, ma deve trovare "un intento comune al di là degli interessi particolari e di fazione". Draghi ha ricordato come nel secondo trimestre dell'anno il Pil italiano è tornato a crescere nella media europea. Poi una battuta sulla speculazione degli ultimi giorni: "Abbiamo visto livelli di stress finanziario che ci hanno riportato al 2008, ma rispetto al 2008 - ha puntualizzato - le banche sono molto più sane e meno cariche di pesi morti". Nel dettaglio, la redditività dei primi cinque gruppi bancari è leggermente cresciuta: "Il miglioramento è incoraggiante". In precedenza, il vicedirettore della Banca d'Italia, Iganzio Visco, aveva ricordato come "la situazione impone decisioni rapide e coraggiose. Il decreto legge in discussione in Parlamento va approvato al più presto". Fondo Monetario - Tornando al 'disco verde del Fmi, il Fondo ha sottolineato come "il piano di risanamento è appropriato, ma la sua attuazione potrebbe essere problematica". Ma "l'intenzione del governo di intraprendere un'ampia revisione delle spese pubbliche è incoraggiante" soprattutto perché "l'impegno delle autorità italiane per la riduzione del deficit sotto il 3% nel 2012 e vicino allo zero nel 2014 è positivo. Il recente pacchetto di misure di medio termine rappresenta un importante passo avanti per raggiungere questi obiettivi". Mazzata sull'Irlanda - Puntuale, ma fortunatamente a mercati chiusi, la mannaia di Moody's si è abbattuta sull'Irlanda: tagliato di un gradino di un rating, che ora è ufficialmente - almeno per l'agenzia di rating - "spazzatura" (da Ba1 a Ba3). "Le prospettive restano negative - ha spiegato Moody's -: c'è una crescente possibilità che l'Irlanda abbia bisogno di nuovi aiuti finanziari prima di poter tornare sul mercato privato quando l'attuale programma di aiuti della Ue e del Fmi terminerà".