Se sei di sinistra, puoi spiare. Se lo fa Murdoch è fascismo
Scandalo intercettazioni. Il tycoon spellato vivo, ma i suoi metodi sono uguali a quelli di Assange o dei progressisti del Watergate
Domenica scorsa a Londra è uscito dopo 168 anni l'ultimo numero del News of the World di Rupert Murdoch mentre in una dimora signorile nella prestigiosa contea di Norfolk ha festeggiato i suoi 40 anni Julian Assange di Wikileaks con un party sontuoso. C'è una bella simmetria fra il lutto e la festa. E non solo perché sia Murdoch sia Assange sono australiani di nascita. La cosa da notare, come al solito, è l'ipocrisia totale della sinistra, inglese o italiana non importa. Da Watergate a Assange. Quando fa certe cose un giornale di destra viene massacrato in nome della privacy, ma quando un giornale di sinistra fa la stessa cosa va premiato in nome del diritto di cronaca. Così, il tabloid domenicale “di destra”, che vendeva 2,6 milioni di copie ogni settimana e incassava tanti soldi, è stato chiuso perché intercettava migliaia di chiamate telefoniche di Vip, politici e cittadini dopo una campagna di odio orchestrata dei salottieri di color rosso. Ma lo stesso giorno il protagonista del furto e pubblicazione di milioni di email riservate fra diplomatici e politici viene osannato dagli stessi salottieri di color rosso. Nel mezzo, of course, c'è il giornale dei “champagne socialists” inglesi The Guardian, la Bibbia dell'armata rossa del pensiero debole, del relativismo morale e del disordine del multiculturalismo. La Repubblica inglese insomma. News of the World è stato chiuso solo grazie a una lunga campagna nei suoi confronti da parte del Guardian, lo stesso Guardian che ha comprato e pubblicato le email riservate rubate da Assange&C. Cari lettori, vi chiedo: che differenza c'è, se ci pensiamo un attimo, fra un giornale, News of the World, che intercetta le chiamate di un cittadino e poi usa le informazioni acquisite come base per pubblicare uno scoop (senza però fabbricare tali intercettazioni) e un giornale come, il Guardian, che compra email intercettate di un cittadino e le pubblica intere? Anzi, non è peggio il giornale che pubblica verbatim le intercettazioni? E chiedo non per la prima volta: ma dove siamo? Cioè, secondo il Guardian, e sicuramente anche La Repubblica, non va bene usare (ma non pubblicare) le intercettazioni telefoniche. O no, no e no. Ma va benissimo usare (e pubblicare) le intercettazioni internet. Da ricovero immediato ve lo dico io. Lo so, qui in Italia, Murdoch, essendo un concorrente importante del Cavaliere, è visto dalla destra italiana come un nemico. Ma in Inghilterra, e anche in America, è odiato dalla sinistra. Lo vedono come un Berlusconi anglosassone. Mentre combatte la richiesta giudiziale di estradarlo in Svezia dov'è accusato di tentato stupro di due donne Assange abita in una splendida antica villa, ospite del proprietario miliardario di sinistra Vaughan Smith. Lì, alla festa dei suoi 40 anni domenica fra gli ospiti c'erano Jemima Khan, la straricca ecologista e amica della defunta Principessa Diana, il giornalista John Pilger (un Santoro inglese), la stilista Vivienne Westwood, e tanti esponenti del radicalchic londinese. Hanno mangiato un maiale intero arrostito alla brace e poi hanno addirittura fatto un'asta per vendere due delle intercettazioni internet rubate firmate da Assange. Quello che combina la stampa di sinistra nel campo di intercettazioni e attività criminale non finisce con Assange&C. ovviamente. Ci ha fatto ricordare questo proprio Carl Bernstein, uno dei due protagonisti che ha svelato lo scandalo Watergate, in un articolo pubblicato sull'ultimo numero di Newsweek. «Quando io e Bob Woodward affrontavamo delle questioni etiche delicate, ad esempio, ricercare delle informazioni da membri della Grand Jury (che abbiamo fatto e che non abbiamo dovuto fare), prima abbiamo sempre chiesto il parere del direttore Ben Bradlee, e lui ha sempre chiesto il parere degli avvocati del giornale... L'editore era tenuto informato. Nello stesso modo, Bradlee sapeva quando io ho ottenuto i dettagli di chiamate telefoniche e carte di credito private di uno dei personaggi di Watergate». Grande Carl, grande. Ecco la morale: se lo fai tu, uno di sinistra, va bene, se lo fa uno di destra invece va in galera. di Nicholas Farrell