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"Adesso la Grecia può fallire": Ecofin, default non è escluso

Confermate le indiscrezioni di lunedì del Financial Times. Ministro finanze olandese spiega: "Diverse le opzioni sul tavolo"

Andrea Tempestini
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"L'opzione di un default selettivo per la Grecia non è più esclusa". Parole che pesano come un macigno pronunciate dal ministro olandese delle Finanze, Jan Kees De Jager, al suo arrivo  martedì mattina a Bruxelles per la riunione dell'Ecofin. "La Bce resta sulla sua posizione ma i ministri dell'Eurogruppo non l'hanno escluso, lo ha detto anche il presidente Juncker ieri sera, quindi ora abbiamo più opzioni sul tavolo", ha sottolineato l'olandese. "Diverse opzioni" - Ora sarà il Gruppo di lavoro dell'eurozona a occuparsi della questione. "Nelle prossime settimane ci potremo lavorare su, ci sono diverse opzioni", ha continuato De Jager, soddisfatto per il "passo avanti" fatti per "superare l'affermazione contradditoria" che era stata fatta sino a oggi secondo cui "da una parte" si voleva l'intervento dei privati nel secondo pacchetto di salvataggio per la Grecia, mentre "dall'altro" si voleva evitare un default selettivo". Ancora lunedì Olanda e Germania avevano affermato come per i due paesi fosse una "precondizione" una "partecipazione sostanziale" dei privati al nuovo piano di aiuti per Atene. Necessario il fallimento - Già lunedì, secondo quanto ricostruito dal Financial Times, i leader europei si erano convinti del fatto che la situazione di Atene fosse così drammatica da rendere necessario il fallimento del Paese, giudicato il minore dei mali. Secondo quanto scritto dal Ft, le dichiarazioni dei governanti e delle stesse autorità europee sarebbero servite soltanto a prendere tempo. L'Europa, così, si prepara ad accettare che Atene faccia default sui suoi bond nel contesto di un piano di salvataggio che riporterebbe il debito ellenico su livelli sostenibili. Lagarde: "Fare di più" - Parole cariche di preoccupazione sono arrivate anche dal nuovo direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, che ha lodato gli sforzi della Grecia per ridurre il deficit, ma ha aggiunto che "non sono sufficienti" e che "deve fare di più". Incontrando i giornalisti per la prima volta da quando ha assunto le redini dell'istituzione finanziaria internazionale (prima donna nella storia), l'ex ministro delle Finanze francese ha aggiunto che l'Fmi e i Paesi europei non sono pronti ad affrontare un eventuale secondo salvataggio del Paese. "La Grecia ha fatto molto per ridurre il deficit e passare a un riequilibrio di bilancio dell'ordine di 5 punti del Pil", ha detto incontrando a Washington i giornalisti delle agenzie di stampa. "E' una notevole performance, ma tutti sappiamo che non è sufficiente: deve fare di più".

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