Ministeri al nord, Calderoli: "Tre a Monza dal 23 luglio"
Sul trasferimento, Ministro sul piede di guerra: "Non c'è Roma che tenga". Governo, Bossi: "Non siamo così imbecilli da andarcene ora"
Il trasferimento dei Ministeri al nord non è più solo una bandiera leghista da sventolare. Bensì, un progetto che si avvia a tradursi in realtà e cui il ministro Roberto Calderoli dà una data e un'ora precisa. "Il 23 luglio, alle ore 11:30, aprono i ministeri: il mio, quello di Bossi e quello di Tremonti, a Monza - ha annunciato domenica sera, il titolare della Semplificazione noirmativa - . Alla faccia di chi non li voleva, e non c'è Roma che tenga". La battaglia contro il centralismo romano non si è mai chiusa. La manovra e le pensioni - Lunedì al tavolo della Lega Nord sulla manovra, inoltre, ci sarà una proposta di taglio delle pensioni: "Fare come i contributi di solidarietà per gli stipendi sopra i 90 e 120 mila euro, deve avvenire lo stesso per le pensioni della stessa entità, con un taglio del 5-10%". Bossi: " Non possiamo lasciare adesso il Cav" - Alla festa del Carroccio nel varesotto ha partecipato anche il Senatùr, che ha ribadito l'alleanza con il premier Silvio Berlusconi, nonostantela base leghista non celi il malcontento per l'aziene di governo. "Dobbiamo guardare al futuro e alle conseguenze delle nostre scelte - ha detto Umberto Bossi - , non possiamo essere così imbecilli da andarcene adesso: i mercati si spaventerebbero e non comprerebbero più i titoli di stato. Non possiamo mettere in ginocchio il paese". "Non serve dunque arrabbiarsi - ha aggiunto Bossi-. Noi abbiamo indicato a Pontida delle riforme da fare e abbiamo detto che se si fanno si va insieme alle elezioni, altrimenti la Lega andrà da sola". Sull'attuale situazione politica, il Senatùr ha poi detto: "Siamo in un momento delicato, in cui la magistratura farà anche il suo lavoro ma sta colpendo tutti i punti critici della politica: adesso anche Tremonti, che è mio amico ed è una brava persona".