Manovra, spunta il tesoretto: 5,8 miliardi per ridurre tasse?
Nel capitolo sviluppo del decreto c'è un fondo Ispe per "interventi volti alla riduzione della pressione fiscale".
Sorpresa nel decreto della manovra in esame: spunta un fondo-tesoretto da 5,8 miliardi. Le risorse, raccolte con gli interventi del decreto che hanno effetto sul 2012, vengono appostate nel Fondo per gli interventi strutturali di politica economica per finanziare misure che saranno adottate ad ottobre con la prossima legge di Stabilità (la nuova Finanziaria). Tra i possibili utilizzi del Fondo Ispe - inserito nel capitolo "sviluppo" della manovra - ci sono anche, come prevede la Finanziaria 2005 che lo istuì, "interventi volti alla riduzione della pressione fiscale". Quale destinazione - La norma inserita in finanziaria non fa alcun riferimento all'utilizzo che verrà fatto di questo appostamento, che di fatto "prenota" le risorse che adottare gli interventi. Ma più volte, durante la messa a punto della manovra si era accennato alla possibilità che a settembre sarebbe arrivato un primo anticipo della riforma fiscale. Lo stesso premier Silvio Berlusconi, nella sua intervista a Repubblica, accenna alla fatto che "qualcosa sulle tasse la faremo". L'articolo 40, che apposta l'importo, viene finanziato con tutte le altre misure che hanno già impatto sul 2012, che quindi sono condizione necessaria per la creazione delle risorse. Tra questi interventi, che servano a rimpinguare il Fondo Ispe, ci sono i tagli alle spese di ministeri e ai loro residui, i primi effetti dell'indicizzazione delle pensioni, gli incassi del bollo sui conti conenenti titoli, l'aumento dell'Irap su banche e assicurazioni, il superbollo per le auto potenti. "Le risorse finanziate che vengono così appostate nel fondo - viene stabilito espressamente dal decreto manovra - sono destinate all'attuazione della manovra di bilancio relativa all'anno medesimo". In pratica potranno essere "spese" con la prossima Legge di Stabilita, che in base al nuovo calendario di finanza pubblica va presentata entro il 15 ottobre. Ad aiutare sui criteri di utilizzo è allora il rimando legislativo, alla legge istitutiva (la 307 di fine 2004). "Al fine di agevolare il perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica, anche mediante interventi volti alla riduzione della pressione fiscale - è scritto all'articolo 10 - nello stato di previsione del ministero dell'economia e delle Finanze è istituto un apposito 'Fondo per interventi strutturali di politica economica'". Appunto il fondo ora "rifinanziato" con 5,8 miliardi per il 2012.