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Ma Formigoni si autocandida: "Il leader Pdl? Dalle primarie"

Il governatore della Lombardia risponde a Silvio e Alfano: "Non esistono nomine imposte dall'alto". Al Cav: "Ottimo passo indietro"

Costanza Signorelli
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Il governatore della Lombardia la definisce "un'ottima soluzione" quella fatta dal premier, nell'intervista di Repubblica di venerdì 8 luglio, di candidare Angelino Alfano alle elezioni del 2013. Salvo poi un avvertimento : "Sarà il nostro popolo, quello del Pdl, a scegliere il successore di Berlusconi perché - spiega Roberto Formigoni - i leader sono scelti dal polpolo" e le modalità d'ingresso di Berlusconi in politica, rappresentano in questo senso "un'eccezione". Torna la volglia di primarie - Il governatore è sempre stato un convinto sostenitore del sistema delle primarie all'interno del Pdl. Un metodo per "individuare i candidati a tutte le cariche elettorali, sindaci, presidenti di provincia e Regione" e per risanare il partito. "Allora - sostiene Formigoni - sarebbe strano che il ricorso alle primarie deliberato non si applicasse anche al candidato premier". Credo che il Pdl debba rinunciare al proprio nome e a qualcosa in più e sedersi ad un tavolo con chi vuole costruire il grande centro Corsa al centro - Insomma nel Pdl immaginato da Formigoni "non c'è spazio per nessuna nomina dall'alto". Ma c'è di più. Il presidente della Regione Lombardia ha, per il futuro (non troppo lontano), un'idea di partito ben chiara e delineata: "ricostruire un grande centro nella scena politica italiana". E aggiunge: "Credo che il Pdl debba rinunciare al proprio nome e a qualcosa in più e sedersi ad un tavolo con chi vuole costruire il grande centro". L'obiettivo è "creare una costituente di centro per fondare la sezione italiana del Partito Popolare Europeo". E la Lega? Sicuramente sarebbe "confermata l'alleanza". Verso il 2013 - Rimane dunque un solo quesito: in cosa starebbe "l'ottima scelta" del premier secondo il governatore? Sono le sue stesse parole a fornire presumiblimente la risposta: "La scelta dell'attuale presidente del Consiglio di fare un passo indietro rende onore a Berlusconi. E' una decisione un po' improvvisa nella forma - ha spiegato - che però costituisce un fatto nuovo e di enorme rilievo nella politica italiana e contemporanea". Ma non è che il Presidente della Regione stia facendo un pensierino in prima persona per queste auspicate primarie?

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