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Berlusconi: "Nel 2013 lascio" Ma Formigoni silura Alfano

Il premier: "Tremonti? pensa di essere un genio. Non mi ricandido". Il governatore non ci sta: "Nel Pdl servono le primarie"

Andrea Tempestini
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Silvio Berlusconi prende posto su un divano e parla con uno dei suoi avversari storici più tenaci: La Repubblica di Carlo De Benedetti. Il Cavaliere, nell'intervista firmata da Claudio Tito, è un fiume in piena e ne ha per tutti. Anche per sé: "Alle prossime elezioni non sarò il candidato premier. A 77 anni non posso più permettermi di fare il presidente del Consiglio. Il candidato premier del centrodestra sarà Alfano. Io, se potessi, lascerei già ora...". Nel Pdl è silenzio di tomba per una decina di ore. A tardo pomeriggio, la replica, pesante. Arriva dalla Lombardia, per la precisione dal governatore Roberto Formigoni, pdiellino di area cattolica (anzi, Cl) e aspirante candidato a Palazzo Chigi. Aveva alzato più volte la voce invocando le primarie sul modello del centrosinistra, tutti sembravano accogliere la proposta. Fino a quando Silvio ha ribadito la "nomina dall'alto". Che a Formigoni non va: "Servono le primarie". Come dire: occhio, caro Angelino, che a Palazzo Chigi voglio arrivarci pure io. Io al Quirinale? No, ci andrà Gianni Letta Berlusconi non ha replicato. Le sue frasi, più tardi smentite parzialmente ("Era un colloquio amichevole, Repubblica lo ha riportato a botta e risposta", ha puntualizzato il Cav), sono comunque un avvertimento alla Lega: "Ci sono tanti giovani di valore, come Reguzzoni o Cota, ma non hanno ancora trovato il successore di Bossi". Il Cav, invece sì: è Angelino. "Tremonti? Pensa di essere un genio" - Ma come detto Berlusconi è in grande forma. E dopo aver ribadito che "l'intesa con Bossi è solidissima", che non esiste "alcuna possibilità che nasca un governo tecnico" e che al Quirinale non ci andrà lui ma Gianni Letta ("E' la persona più adatta"), ricomincia a tirar pietre contro Giulio Tremonti. "Sa, lui pensa di essere un genio e crede che tutti gli altri siano dei cretini - questo il giudizio tranchant -. Lo sopporto perché lo conosco da tempo e va accettato così. Ma è l'unico che non fa gioco di squadra". Poi una battuta sugli insulti del titolare dell'Economia a Renato Brunetta: "Quel 'cretino' è emblematico. Brunetta, giustamente, parla ai nostri elettori. Lui invece parla solo ai mercati". La struttura Delta? Se fosse vera sarebbe una struttura di coglioni. Non hanno modificato un bel nulla "Struttura Delta? Struttura di coglioni" - L'altro tema che tiene ancora banco è quello del mistero sul Lodo Mondadori contenuto in manovra e poi scomparso. "Hanno fatto tutto loro", ripete Berlsuconi. E quando dice loro, intende proprio Tremonti e Alfano. "Io - chiosa - nemmeno la volevo". Sempre dal nutrito fronte delle polemiche che circondano la maggioranza nelle ultime settimane, l'intervista pesca dal mazzo della P4: "Tutta roba che finirà nel nulla. Quel Bisignani non l'ho mai conosciuto". Repubblica, dai meandri dell'affaire sulla presunta cricca, sta cercando da giorni con una campagna stampa di tirar fuori una pretesa 'Struttura Delta' in Rai a difesa proprio del Presidente del Consiglio. Il commento di Berlusconi al riguardo è da antologia: "Ma quale struttura Delta? Se fosse vero sarebbe una struttura di coglioni. Non hanno condizionato un bel nulla. La Rai ci è sempre stata contro". Intanto, l'offensiva dei pm contro il Pdl cresce d'intensità con il passare dei giorni. Il motivo? Anche "il partito dei giudici si sta preparando all'appuntamento elettorale del 2013", conclude il premier.

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