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La Bce alza costo del denaro. Trichet: Bene manovra Italia

Cresce il tasso d'interesse dello 0,25% e passa all'1,50%: secondo rialzo dal 2008. Decisione contro la corsa dell'inflazione

Andrea Tempestini
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La Banca Centrale Europea ha deciso per un nuovo aumento dei tassi di interesse. A dispetto delle diverse incognite che pesano sull'economia del Vecchio Continente, l'Eurotower è sicura dell'impatto positivo della manovra restrittiva recentemente varata per contrastare i rischi dell'inflazione, legati al costante rincaro del greggio e delle materie prime. Nella conferenza stampa in cui ha presentato la decisione, il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, ha speso buone parole sulle recenti decisioni dell'esecutivo italiano, spiegano che la manovra economica del governo "è buona e va nella giusta direzione". Trichet ha poi sottolineato, rivolgendosi a tutti i governi europei, la necessità di "introdurre riforme strutturali". Costo denaro all'1,50% - Dopo la riunione del Consiglio direttivo, la Bce ha così annunciato un aumento di 0,25 punti percentuali sul costo del denaro. Si tratta di un aumento identico a quello effettuato lo scorso aprile: gli interessi ora salgono all'1,50 per cento, un incremento che era atteso dai mercati. Intanto, nel Vecchio Continente a giugno, l'inflazione è rimasta stabile al 2,7 per cento su base annua: un livello superiore all'obiettivo ufficiale della Bce, che vuole un'inflazione "inferiore ma prossima al 2 per cento" sul medio periodo. Contrasto dell'inflazione - La decisione di alzare i tassi d'interesse è legata a doppio filo con l'obiettivo di contrastare l'inflazione: il rialzo è uno dei principali strumenti a disposizione degli istituti centrali per cercare di contrastare la corsa dei prezzi. L'altra metà della Luna, però, è costituita dal fatto che un costo del denaro più elevato tende anche a essere un freno all'attività economica. Il fatto che venga rialzato, comunque, è da intendersi positivamente: dal 2008 - anno d'inizio della crisi mondiale - è soltanto il secondo ritocco all'insù; l'ultimo risaliva al 7 aprile 2011. Trichet: "Monitoraggio continuo" - "Garantiremo ulteriori aggiustamenti dell'attuale politica monetaria accomodante alla luce di un aumento al rialzo dei rischi alla stabilità dei prezzi", ha spiegato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, che lascia così intravedere la possibilità di ulteriori aggiustamenti dei tassi di interesse in futuro, se le pressioni inflattive dovessero rafforzarsi. "Continueremo a monitorare molto da vicino tutti gli sviluppi riguardanti l'aumento dei rischi alla stabilità dei prezzi", ha aggiunto. Secondo il presidente, "il tasso di inflazione nei prossimi mesi resterà oltre il 2%" e "all'interno del processo produttivo restano rilevabili pressioni al rialzo, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dell'energia e delle materie prime". Quindi Trichet ha aggiunto che la ripresa economica nella zona euro “continua” ma si è registrato nel secondo trimestre “una decelerazione del ritmo di crescita anche se continua ad essere positiva”.

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