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Sequestrate le scimmie di mare Importazioni illegali dalla Cina

Uova di crostacei fatte passare per giocattoli: il mito Anni 70 inguaia una ditta brianzola. A Milano operazione da un milione di euro

Giulio Bucchi
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Che il nome 'scimmie di mare' fosse ingannevole, lo si sapeva già dai tempi delle pubblicità sui giornaletti popolari degli Anni 70. Ma che dietro ci fosse una vera e propria frode, è notizia fresca. Il Nas di Milano ha sequestrato giovedì mattina 150mila confezioni illegali di uova di crostacei venduti come giocattolo. Il valore complessivo della merce sequestrata è di un milione di euro. Da tempo, in diversi negozi era possibile acquistare confezioni contenenti uova di crostacei denominate Skifidol di mare. Di fatto, gli eredi delle mitiche bestioline vintage. Da queste uova, una volta messe all'interno di acquari, si sviluppavano esemplari della specie Artemia Salina, comunemente nota appunto come 'scimmia di mare'. Le confezioni, di produzione cinese, venivano importate come giocattoli da un'azienda di Milano, che le distribuiva a edicole ed esercizi specializzati, il tutto in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria di settore, che sottopone a vigilanza veterinaria l'importazione di animali vivi d'acquacoltura, vietandone il commercio in negozi non specificatamente autorizzati dalle autorità sanitarie. Il Ministero della Salute ha pertanto prescritto il ritiro dal commercio e il sequestro dei prodotti. Il sequestro è avvenuto nel magazzino della ditta importatrice, in provincia di Monza e Brianza.

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