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Lo spazzino Gigi spazzato via: Napoli, i siti sono già colmi

Caos rifiuti. Il sindaco De Magistris dice 'no' ai termovalorizzatori e discariche. Ecco le conseguenze: strade invase da monnezza

Rosa Sirico
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L'emergenza napoletana sembra rientrata, ma è un'impressione. Mentre scorrono in televisione immagini rassicuranti che ritraggono il centro in bell'ordine, nelle periferie e in provincia l'emergenza è tutt'altro che rientrata. Il Comune avrà pure fatto la sua parte, organizzando un piano di raccolta della monnezza, ma si è ancora troppo lontani dalla soluzione. Accordi con le Regioni per il trasferimento non ce ne sono, i siti attivi - Caivano e Acerra - sono ad un passo dal pieno, di nuove discariche neanche l'ombra. Intanto, il sindaco della rivoluzione ambientale De Magistris non fa un passo indietro e continua a dire 'no' al termovalorizzatore, alle discriche, alle cave temporanee. I siti di traferenza - Sono a un passo dalla saturazione sia l'ex Igica di Caivano sia l'Italambiente di Acerra: la giacenza dei rifiuti in città comincia nuovamente ad aumentare. Rispetto a martedì, sono 200, le tonnellate in più a terra. Ne dà l'allarme l'Asìa, secondo cui le strade del capoluogo partenopeo, in particolare nelle periferie, rimangono 1.330 tonnellate di immondizia. Problemi di conferimento si registrano anche nello Stir di Santa Maria Capua Vetere, che da martedì ha accolto soltanto 60 tonnellate di spazzatura napoletana. Anche la discarica di Chiaiano sta ricevendo molto meno delle 100 tonnellate previste. Se il centro è abbastanza pulito, difficoltà si riscontrano nella periferia est ed ovest. L'Allarme Asìa - "Siamo riusciti a ridurre le giacenze in una settimana e tra ieri e oggi siamo tornati indietro, la situazione va peggiorando", commenta Raphael Rossi, presidente dell'Asìa, la partecipata del Comune di Napoli addetta all'igiene della città. Mercoledì, la giacenza ammonta a 1.330 tonnellate e il rischio che Napoli ri-precipiti nelle stesse condizioni di qualche settimana fa, è dietro l'angolo. Allarme topi e blatte - Caldo e monnezza sommati danno "topi,blatte,zecche ed altri insetti che possono portare al dilagare di infezioni anche molto gravi per l'uomo". Un allarme sanitario lanciato dal commissario regionale dei Verdi Campania Francesco Emilio Borrelli ed il presidente provinciale dei Verdi di Napoli Carlo Ceparano. "Per questo - aggiungono - è urgente una disinfestazione generale delle città più colpite". "Tra Napoli e provincia ad oggi - cocludono Borrelli e Ceparano - sono disseminate 17.500 tonnellate di rifiuti in aumento che insediano le bellezze monumentali, artistiche e naturalistiche del territorio ed in particolare i laghi a partire dall'Averno. Se non si   saprà dove sversare arriveremo nel week end sopra le 20mila tonnellate".

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