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S&P deve risarcire Parmalat: La scure anche sulle agenzie

Ogni tanto pagano loro. Sbagliò la valutazione sul gruppo di Collecchio e ora dovrà anche rifondere le spese legali: 784mila euro

Andrea Tempestini
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Il Tribunale di Milano ha condannato l'agenzia di rating Standard & Poor's a restituire la parcella da 784mila euro versata a suo tempo da Parmalat per il conferimento del rating alla società. L'agenzia aveva attribuito un rating positivo, pari al livello di investment grade, dal novembre 2000 fino alla vigilia del crac, nel 2003. Ogni tanto, insomma, anche le agenzie di rating pagano, le stesse agenzie di rating pronte a far vacillare i mercati ogni volta che emettono un giudizio sullo 'stato di salute' del debito di un Paese. Le stesse agenzie di rating che avevano clamorosamente toppato agli albori della crisi economica, quando le varie Lehman Brothers, Merrill Lynch o i colossi dei mutui Fannie Mae e Freddie Mac, erano considerati colossi indistruttibili (per quegli errori, però, non hanno pagato loro).  Rifusione spese legali - La sentenza, ha condannato McGraw Hill Companies, società che controlla S&P, anche alla rifusione delle spese legali, ma ha respinto la connessa domanda di Parmalat per il risarcimento del danno. Sono state respinte anche le domande riconvenzionali formulate da McGraw Hill. Parmalat, afferma una nota della società, valuterà le prossime azioni quando saranno rese note le motivazioni della decisione. La nota del gruppo - Con sentenza depositata il primo luglio scorso, il Tribunale di Milano ha parzialmente accolto le richieste formulate da Parmalat nei confronti di The MCGraw - Hill Companies, che fanno capo a Standard & Poor's, condannando quest'ultima, recita la nota del gruppo di Collecchio, "alla restituzione dei corrispettivi percepiti per il rating 'investment grade' costantemente attribuito al Gruppo dal novembre 2000 fino a poco preima del dissesto nel 2003 per 784mila euro, e alla rifusione delle spese legali. Ha respinto invece la connessa domanda di risarcimento del danno, e le domande riconvenzionali formulate da The McGraw - Hill Companies".

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