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Il rigore del ministro Tremonti? E' soltanto per gli altri Lui domina nel 2010: ha sfondato il budget più di tutti

La classifica dei titolari dei dicasteri più spendaccioni

Andrea Tempestini
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Sarà pure il guardiano rigido della spesa, ma è stato proprio  il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a sfondare di più nel 2010 i budget assegnati dal bilancio. Lo rivela lo stesso ministro nel disegno di legge sul rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2010 presentato al Senato lo scorso 30 giugno. In allegato infatti il ministro elenca tutti i decreti di spesa imprevisti autorizzati l'anno scorso in variazione delle previsioni. C'era un apposito fondo in cui erano appostate risorse, e non era in discussione la capienza: erano stati accantonati 808 milioni di euro e le spese impreviste sono ammontate a poco più di 600 milioni di euro. LA CLASSIFICA È stato proprio Tremonti però il ministro a spendere più extra: 472 milioni di euro. Al secondo posto il titolare dell'Interno, Roberto Maroni: 66,6 milioni di euro. Terza piazza nella classifica dei ministri sfondoni per il titolare della Giustizia, Angelino Alfano: 44,3 milioni di euro. In tutti e tre i casi si tratta di vere spese impreviste o di integrazioni ai fondi che ben si sapeva fossero insufficienti per le forze di sicurezza.  Il grosso di Tremonti, 333 milioni, riguarda tre prelievi di cassa per la protezione civile. Sono le spese impreviste per eccellenza, visto che sono servite a riparare i danni di prima emergenza per le alluvioni che nel 2010 come tutti gli anni hanno devastato aree rilevanti di Italia (soprattutto il Veneto). Ma anche senza quella cifra davvero imprevista,. Tremonti sarebbe il ministro che ha sfondato di più. Il problema è che lui a inizio anno parte con tagli a pioggia, e poi è costretto a fare marcia indietro. Ha dovuto farlo sulla guardia di Finanza, come i suoi colleghi su polizia, esercito e carabinieri che non avevano soldi nemmeno per fare l'attività ordinaria. Ha dovuto integrare perfino il fondo per la sicurezza democratica, aggiungendo alla dotazione dei servizi segreti ulteriori 80 milioni di euro, che non sembrano affatto bruscolini. Ha integrato di 3 milioni di euro le spese previste per l'avvocatura generale dello Stato. EXTRA AI DIPENDENTI Giulio Tremonti è stato perfino generosissimo con i suoi dipendenti, cui ha offerto extra che non sono stati concessi ad altri ministeriali. Al dipartimento Tesoro ha dato 2,7 milioni più del previsto. All'amministrazione del personale 13,7 milioni di euro più delle previsioni, alla ragioneria generale dello Stato altri 9,4 milioni di euro. Tremonti ha perfino un altro record evidente: è quello che ha stanziato più cifre extra budget perfino per il suo gabinetto: l'integrazione è stata di 1,4 milioni di euro, incomparabile con quanto concesso ad altri colleghi.   Ad avere sfondato i budget del proprio gabinetto sono stati infatti Paolo Romani (40 mila euro), Maurizio Sacconi (50 mila euro), Franco Frattini (76.958 euro) e Ferruccio Fazio (235 mila euro). Tutti gli altri sono restati nel budget, con prove di virtuosismo che dopo avere visto le cifre spese da Tremonti ora lasciano un po' di amaro in bocca. Già i dipendenti del ministero dell'Economia guadagnano più dei colleghi (soprattutto i dirigenti), già sono sempre esentati dai tagli che riguardano altri ministeri, già hanno un meccanismo premiale (come quello sulla lotta all'evasione) che altri non hanno. Vederli poi sfondare i budget in questo modo non può che aumentare l'invidia degli altri ministeriali. Solo pochi altri ministri hanno ottenuto infatti qualche spicciolo extra budget per il personale del loro ministero. C'è riuscito il ministro degli Esteri Franco Frattini (217.547 euro, più un milione anche a quel titolo per la segreteria generale della Farnesina) e c'è riuscita insieme a lui solo Mariastella Gelmini, che ha strappato però appena 96.772 euro per il dipartimento risorse umane del ministero dell'Istruzione. di Fosca Bincher

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