Cinema Palazzo occupato, scontro Guzzanti Capezzone: insulti e tafferugli fino all' arrivo dei Carabinieri
Sabrina accende la protesta anti-riconversione della sala in casinò e attacca: "cultura di destra fatta di slot machine". Lui: "Comunista miliardaria"
Scintille tra la comica Sabina Guzzanti e il portavoce del Pdl Daniele Capezzone. L'oggetto della contesa, questa volta, è il caso dell'ex cinema Palazzo di Roma: lo scontro recita il solito copione tra chi punta il dito sulla "cultura della destra fatta di sale giochi e slot machine" e chi denuncia "un'occupazione abusiva". Sono tre mesi, infatti, che nella sala del San Lorenzo va in scena la protesta di artisti, attivisti dei centri sociali e residenti della zona che si oppongono alla sua conversione in casinò. E alla prima occasione, l'attrice è scesa sul campo di battaglia lanciandosi in un plateale attacco contro Capezzone. La tensione è subito esplosa con insuti, spinte e il tafferuglio è presto fatto. A riportare l'ordine sono stati i Carabinieri e la Guzzanti è stata cacciata fuori dall'hotel. Guarda il video: insulti tra la Guzzanti e Capezzone L'occupazione - Capezzone aveva convocato una conferenza stampa per denunciare "l'occupazione abusiva" dello stabile. La protesta va avanti da mesi e non sembra volersi arrestare. Tra gli attivisti impegnati, c'è la Guzzanti che approfittando di un momento di pausa, ha preso parola ricordando a Capezzone che "il piano regolatore vieta di aprire sale giochi". Lui ha subito replicato: "Noi ci occupiamo di posti di lavoro, non di attrici miliardarie". Da qui, si è passati velocemente agli insulti con l'attrice che ha dato del "ladro" a Capezzone e lui che le ha risposto: "Sei un'occupante abusiva e prepotente". I tafferugli - Poi il caos tra chi difendeva la sala - rivendicando una supposta legalità al grido di: "Questa è la cultura della destra fatta di sala giochi e slot machine" - e chi invece rivendicava la riconversione di "una struttura abbandonata da anni". Capezzone all'assalto della "comunista miliardaria" non ci sta. "C''è un imprenditore - ha spiegato in una nota - che potrebbe creare decine di posti di lavoro, che potrebbe riattivare una struttura abbandonata da anni, che sta investendo una notevole somma di denaro, e invece i signori dei centri sociali hanno pensato bene di occupare tutto".